ROMA – Importante appuntamento romano per il Centro Studi Vitruviani che, venerdì 28 marzo 2025, alle ore 17.00, a Roma, nell’auditorium del prestigioso Museo dell’Ara Pacis, presenterà la propria rivista scientifica, VITRUVIUS al ricco mondo culturale, scientifico e accademico, anche internazionale, della capitale. Rivista che (giunta ormai al terzo numero consecutivo per i tipi del prestigioso editore L’Erma di Bretschneider, n. 1/2022, 2/2023, 3/2024) ha appena ottenuto, e questa è la bella notizia delle ultime ore, il riconoscimento ufficiale di rivista scientifica da parte dell’ANVUR, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca.
Un momento quindi particolarmente significativo che sottolinea come una giovane rivista, interamente prodotta da una piccola istituzione che vive in provincia, si stia piano piano imponendo all’attenzione degli studiosi del settore e stia diventando un vero riferimento nel campo degli studi dedicati a Vitruvio e al suo De Architectura nonché al suo vasto e duraturo influsso nel mondo, dal Rinascimento ai nostri giorni.
Ne parleranno Marco Galli, professore ordinario di Archeologia Classica alla Sapienza Università di Roma, Giorgio Ortolani, già professore di Storia dell’Architettura all’Università di Roma Tre, Indra McEwen, professoressa di Storia dell’Arte all’Università “Concordia” di Montréal. All’incontro, che sarà condotto dal giornalista Giuseppe Pullara, interverranno anche Eugenio La Rocca, presidente del Comitato Scientifico, Oscar Mei, direttore della rivista e coordinatore scientifico del Centro Studi Vitruviani, Lucia Tarsi, assessore alla cultura della città di Fano e Dino Zacchilli, presidente del Centro Studi Vitruviani.
L’iniziativa è realizzata con la collaborazione dell’editore L’Erma di Bretschneider ed ha il sostegno dei soci del Centro: Ministero della Cultura, Comune di Fano, Fondazione CariFano, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Università Politecnica delle Marche. Si ringrazia l’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, per la concessione della sala.