FANO – Un fanese di 36 anni è stato arrestato questa mattina all’alba nella sua abitazione alla periferia di Fano dagli agenti del Commissariato, diretto da Stefano Seretti, con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della moglie, una donna umbra di 30 anni dalla quale si stava separando. La donna viveva da alcuni mesi con il figlio in Umbria ma i primi giorni di maggio è dovuta tornare a Fano per riaccompagnare il figlio a casa, visto che ogni tanto trascorreva qualche periodo col padre in città. E proprio mentre attendeva che il ragazzo scendesse dall’appartamento, l’uomo gli si è avvicinato e l’ha presa con forza fino a portarla nel garage condominiale. Lì, secondo quanto ha denunciato la vittima, si sarebbe scatenata la furia del marito che prima l’ha picchiata e poi violentata sessualmente in maniera pesante. Non pago l’ha anche legata con del nastro isolante alle mani, ai piedi e alla bocca per impedirle di urlare. Solo dopo averle raccomandato di non proferire parola con altre persone l’ha liberata. Arrivata nella cittadina umbra, però, è andata al pronto soccorso a farsi medicare le ferite e dove ha raccontato tutto ai medici, facendo scattare il protocollo che si usa nei casi di vittime di abusi. Le indagini sono state avviate immediatamente dagli uomini della polizia umbra di concerto con quelli di Fano, al termine delle quali, su ordine del Gip di Pesaro hanno effettuato l’arresto.