FANO – Venerdì 4 ottobre 2024, alle ore 16, a Fano, a Palazzo Nolfi, Sala della Cultura, via Arco d’Augusto 81, il Centro Studi Vitruviani presenterà La Carta archeologica di Fano, realizzata insieme all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, attraverso uno specifico assegno di ricerca, cofinanziato da Centro e Università.
Si tratta di un evento atteso, con un programma piuttosto intenso e partecipazioni che testimoniano l’interesse per il nostro lavoro da parte del Ministero della Cultura e del mondo accademico.
Dopo i saluti istituzionali portati dal presidente del Centro Studi, Dino Zacchilli, dal sindaco di Fano, Luca Serfilippi, dall’assessore alla Cultura, Lucia Tarsi, e da Cecilia Carlorosi, Soprintendente per le province di Ancona e Pesaro e Urbino, interverrà infatti Elena Calandra, direttore dell’Istituto Centrale per l’Archeologia del Ministero della Cultura che tratterà il tema “Le città (in)visibili e i GIS”, seguita da Valeria Boi, sempre dell’Istituto Centrale per l’Archeologia del MIC, che parlerà su “Il Geoportale Nazionale per l’Archeologia, dall’archeologia preventiva ai dati della ricerca: uno hub per la condivisione dei dati archeologici”. In questo contesto si inserisce la carta archeologica di Fano, come caso pilota di applicazione del nuovo template messo a punto dal Ministero per le carte archeologiche dei centri storici.
Su “Il progetto di carta archeologica di Fano” interverranno poi Ilaria Venanzoni, Soprintendenza ABAP Ancona e Pesaro e Urbino, Maria Raffaella Ciuccarelli, Università di Macerata, già Soprintendenza ABAP Ancona e Pesaro e Urbino, Oscar Mei, Università di Urbino Carlo Bo e Coordinatore Scientifico Centro Studi Vitruviani e del progetto della carta.
Laura Cerri, archeologa, Università di Urbino Carlo Bo, autrice della ricerca, presenterà poi “La Carta Archeologica di Fano”, illustrandone metodi di ricerca, dati raccolti, strumenti e risultati.
A conclusione, è prevista una tavola rotonda alla quale interverranno Tommaso Casci Ceccacci, SABAP AN PU, Paolo Clini, Università Politecnica delle Marche, Stefano Finocchi, SABAP AN PU, Enrico Giorgi, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Eleonora Iacopini, Sapienza Università di Roma, Ilaria Rossetti, SABAP AN PU.
La nuova carta archeologica del centro storico di Fano è realizzata su una piattaforma GIS (Geographic Information System), il mezzo ideale ai fini della difficile ricostruzione della topografia urbana antica e, quindi, di una valutazione del potenziale archeologico sepolto.
Si tratta di uno strumento fondamentale per la conoscenza e lo studio dell’urbanistica di Fano nell’antichità, per le attività di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della città ed anche per la pianificazione urbanistica e la gestione dei lavori di manutenzione o rifacimento di reti e pavimentazioni nel centro storico. Per questo sarà messa a disposizione degli studiosi, della Soprintendenza, del Comune e di aziende e enti interessati.
La carta archeologica urbana inserisce in unico sistema tutti i dati a disposizione, tracciando la sovrapposizione delle molteplici fasi di vita che una città ha attraversato nel corso dei secoli, evidenziando, da un lato, tutte le trasformazioni che il tessuto urbano ha subito e, dall’altro, anche tutti i dati andati perduti.
Il GIS è fondamentale per la ricerca archeologica perché consente di archiviare e gestire la grandissima mole di dati storici, archeologici, geografici, cartografici, archivistici, bibliografici, fotografici ecc. La carta archeologica di Fano è già online, nei suoi dati fondamentali, sul Geoportale Nazionale per l’Archeologia del Ministero della Cultura.