URBINO – Al termine di attività di indagine effettuata da personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Urbino e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Urbino, sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria due giovani per numerosi imbrattamenti sulle mura e sulle abitazioni del centro storico di Urbino.
Questi i fatti. Lo scorso mese di febbraio, presso questi uffici vengono denunciati numerosi imbrattamenti sui muri di edifici e sui portoni nella porzione di centro storico compresa tra il Duomo, via Valerio e via Budassi.
L’attività di ricerca degli autori dei fatti menzionati viene pianificata in due direzioni: da una parte attraverso la visualizzazione delle immagini delle telecamere presenti in loco; dall’altra attraverso una serie di servizi finalizzati all’identificazione di persone nei luoghi e durante gli orari corrispondenti a quelli nei quali presumibilmente potevano essere avvenuti i fatti.
Durante uno di questi controlli sono stati identificati alcuni giovani ventenni provenienti dal maceratese.
Si viene a sapere che tali giovani avevano trascorso alcuni giorni prima una serata presso un’abitazione in zona Duomo abitata da studenti universitari, ove erano stati invitati anche altri ragazzi, tra i quali alcuni di essi risultano essere anche molto conosciuti nel genere musicale denominato “Trap”, in voga tra i giovani e giovanissimi.
A questo punto i poliziotti, attraverso l’ausilio di supporti informatici, esaminano lo stile e il contenuto di tali imbrattamenti, costituiti prevalentemente da scritte “in codice”, e riescono a collegarli proprio con il genere musicale e con il gruppo di giovani radunatosi nell’occasione.
Approfondendo poi attraverso il web carpiscono informazioni preziose, determinanti per risalire agli autori degli imbrattamenti.
E’ così che l’attività di indagine a questo punto si sposta nel maceratese, luogo dove risiedono sia alcuni dei trapper presenti nella serata urbinate (altri provenivano da altre zone del territorio nazionale) e soprattutto i giovani autori delle scritte: individuati e sentiti, si tratta di due giovani dell’età di 21 e 23 anni, che hanno ammesso le loro responsabilità.
Con questa ultima attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Urbino salgono a 11 le persone denunciate dal personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Urbino dal 2017 ad oggi per fatti di questo tipo.
E’ sotto gli occhi di tutti l’ingentissimo danno arrecato alla città per tali comportamenti, sia dal punto di vista dell’impatto visivo che economico, in un contesto quale è quello di Urbino, città patrimonio dell’Unesco.