Urbino, l’arte celebra il lavoro dell’Arma dei Carabinieri

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FANO – Si è tenuta oggi, inizialmente nella cornice accademica dell’Aula Magna dell’Istituto di Belle Arti
di Urbino e in prosecuzione presso il locale Comando Compagnia Carabinieri, la significativa
Cerimonia di consegna, da parte del citato Ente Accademico, dell’opera d’arte “L’incidenza delle
Trasparenze”, realizzata dalla giovane artista di origini Abruzzesi Aurora MERENDI, accademista
del III anno e vincitrice dell’apposito concorso bandito per la realizzazione dell’opera. La scultura
donata, vuole simboleggiare la commossa gratitudine di tutta la Comunità Urbinate verso l’opera
meritoria dei Carabinieri, della locale Compagnia e del Nucleo Tutela Patrimonio artistico (oggi
Tutela Patrimonio Culturale), prodigatisi per il recupero dei tre capolavori “La Muta” di Raffaello
Sanzio, “la Flagellazione” e “la Madonna di Senigallia” di Piero della Francesca, trafugati dal
Palazzo Ducale di Urbino tra il 05 e il 06 Febbraio 1975 e recuperati, a distanza di poco più di un
anno di serrate indagini, il 23 Marzo 1976. La Cerimonia, molto partecipata e sentita sia nella fase
più propriamente Accademica che in quella più tipicamente Militare, ha visto la partecipazione di
varie Autorità. Nelle loro allocuzioni tenute presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti, il
Presidente dell’Accademia Senatore Giorgio LONDEI, il Presidente del Tribunale di Urbino Dott.
Massimo DI PATRIA, il Generale di divisione Adolfo FISCHIONE Vice Comandante del
Comando Interregionale Carabinieri “Podgora”, hanno espresso un concorde plauso per l’attività
investigativa svolta che ha permesso di recuperare, non solo alla Comunità locale, ma a ben vedere
ad un platea molto più ampia di potenziali visitatori di tutti i continenti, tre capolavori
universalmente noti e che possono ancora essere esposti al Pubblico. La Cerimonia è poi proseguita,
nella cornice più militare propria dell’Arma dei Carabinieri, presso la Compagnia di Urbino dove si
è proceduto alla scopertura e inaugurazione dell’opera collocata nel giardino, alla presenza delle
Autorità e del folto pubblico intervenuto, sottolineando, nella militarità propria dello schieramento
di formazione, ad una, la meritoria operazione di recupero di tre capolavori e il cinquantennale della
Fondazione del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.

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