PESARO – URBINO – “Il tema della fusione tra Aset e Marche Multiservizi è di nuovo sul banco. Ma per il bene di chi? Questa è la domanda cui fatichiamo a dare risposta.
Aset è infatti una società virtuosa, in ottimo stato di salute, capace di fare investimenti su reti e impianti. Offre lavoro a numerose persone del nostro territorio, garantendo uno stato occupazionale stabile. In sostanza è il perfetto esempio di un’azienda solida e affidabile.
Allora perchè il PD continua a spingere in tutte le sedi per far sì che Marche Multiservizi fagociti Aset?
A noi viene in mente purtroppo un’unica risposta possibile: per motivi politici e per interessi che non rispondono di certo a quelli della collettività.
Il presidente della Provincia Paolini (PD) è lo sponsor principale di questa pessima operazione di mercato, di cui, tra l’altro, nessuno ha mai valutato pro e contro, e se mai lo avesse fatto non lo ha reso noto.
Aset inoltre è una società interamente a capitale pubblico. Lo abbiamo specificato perché è fondamentale che i cittadini sappiano che gli utili di Aset vengono ripartiti solo ed esclusivamente tra i comuni soci, tornando quindi alla comunità sotto forma di investimenti e servizi.
Gli utili di Marche Multiservizi invece, ben 138 milioni in 10 anni, prendono una strada molto diversa, finendo per metà nelle mani di privati.
Come Fratelli d’Italia siamo fermamente convinti che i servizi pubblici essenziali debbano essere gestiti da aziende pubbliche.
Per questo daremo battaglia a chi vuole trasformare i servizi essenziali (acqua e raccolta rifiuti) in prodotti da vendere e su cui fare esclusivamente profitto.
Facciamo un appello al Sindaco di Fano e a tutta la sua giunta, affinché non trattino Aset come l’azienda della città di Fano. Aset è patrimonio importante per tutta la vallata del Metauro e quella del Cesano.
Occorre fare molta attenzione e tenere sempre alta la guardia, se i comuni soci non conferiscono nuovi servizi ad Aset e senza la realizzazione dell’impiantistica per il trattamento dei rifiuti, Aset rischia di rimanere isolata. Questo non deve succedere o se ne pagheranno le conseguenze. I comuni soci devono discutere del potenziamento di Aset, devono avere la lungimiranza di conferire alla propria azienda altri servizi (come ad esempio il ciclo idrico, l’illuminazione pubblica) e soprattutto occorre proporre il modello Aset-pubblica anche ad altri comuni che fossero interessati ad associarsi.
Ad ogni modo, l’interesse alla vicenda del presidente della provincia Paolini e del parlamentare Morani, entrambi espressione del Pd, la dicono lunga sull’interesse politico di questa vicenda”.
Circolo Fratelli d’Italia – Metauro Tricolore.
(Portavoce – Alessandro Urbinelli)