FANO – Cambiamenti in vista nella Diocesi di Fano. L’annuncio dei trasferimenti e dei nuovi incarichi è stato dato domenica scorsa nelle varie parrocchie interessate. Le nuove disposizioni volute dal vescovo Armando Trasarti riguardano otto sacerdoti.
A Lucrezia di Cartoceto ritorna dopo otto anni don Marco Mascarucci che subentra così a don Sergio Carettoni che ha chiesto il trasferimento in Svizzera nella diocesi di Lugano. In tutti e due i casi si tratta di un ritorno. Don Marco infatti era già stato nella parrocchia di Lucrezia come vice e poi come amministratore fino alla fine del 2009, mentre don Sergio, che per molti anni è stato segretario personale del vescovo Mario Cecchini, prima di rientrare in Italia e guidare la parrocchia di Lucrezia era stato già in Svizzera.
Incarico importante anche per don Federico Tocchini, giovane prete a San Lorenzo in Campo che da Settembre guiderà due parrocchie, quella di Centinarola e di Rosciano, quest’ultima retta da don Giuliano Marinelli che terminerà il mandato di parroco per raggiunti limiti di età.
Il segretario personale del vescovo don Luca Santini oltre alle parrocchie di San Giorgio a Fratte Rosa, San Marco a Torre San Marco è stato nominato parroco della Parrocchia dei Santi Biagio e Martino di San Lorenzo in Campo e di San Vito sul Cesano al posto di don Federico.
Don Filippo Fradelloni è stato nominato parroco di Sant’Andrea nella concattedrale e di San Francesco e Biagio nel centro storico di Pergola.
I sacerdoti che andranno in pensione dal 1 settembre saranno tre: il già citato don Giuliano Marinelli di Rosciano, don Stefano Sabbatini di Serra sant’Abbondio e don Sesto Biondi di Pergola. Infine in seguito alle dimissioni e alla partenza di don Luigi Parolini avvenuta nel 2016, le parrocchie di Smirra, Abbadia di Naro e Drogo, verranno affidate alla cura pastorale dei frati carmelitani Padre Racheti e Padre Kopela.
La carenza di vocazioni quindi la mancanza di nuovi sacerdoti hanno spinto il vescovo a cercare nuove sinergie tra sacerdoti, diaconi e religiosi, senza dimenticare i laici preparati e responsabilizzati, considerando che non sempre “è possibile garantire la presenza di parroci residenti e di conseguenza la Messa festiva in tutte le chiese della diocesi”. Trasarti ha poi ringraziato i preti anziani, a coloro che hanno dato le dimissioni al raggiungimento dell’età canonica ma che “grazie alla buona salute continueranno a servire la Chiesa in modo diverso”. Infine l’augurio che questi avvicendamenti, che si sono resi opportuni o necessari, “siano accolti da tutto il popolo di Dio con spirito di comunione e con rinnovato impegno per il bene di tutta la nostra amata diocesi. Affido alla Vergine Maria e ai nostri santi patroni il cammino della nostra Chiesa”.