Turismo, Drudi: “Serve un maggior coordinamento provinciale”

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PESARO – “Intercettare i turisti europei e dell’area asiatica che, per motivi di sicurezza, non viaggeranno verso i paesi dell’africa mediterranea, con la consapevolezza che la nostra provincia è in grado di offrire un pacchetto proprio e molto diversificato di proposte”. Alberto Drudi, presidente della camera di commercio, parla di turismo all’indomani della chiusura della fiera di Lugano e Colmar (“tra le più qualificate a livello internazionale per il settore”) e alla vigilia degli ‘stati generali’, convocati dal sindaco di Pesaro.
“Di Matteo Ricci condivido l’impegno, anche personale, a fare marketing strategico sulla città capoluogo – ha sottolineato Drudi – e la spinta propulsiva che ha dato a Pesaro, che finora è rimasta un po’ prigioniera di se stessa e incapace di andare oltre il Rof e qualche iniziativa legata allo sport di massa, tra cui in particolare Ginnastica in Festa”. L’idea del presidente dell’ente camerale è di “alzare il tiro, dare un ulteriore scossone al settore e, soprattutto, avviarsi sulla strada di progetti comuni e condivisi, che siano in grado di legare l’intera provincia”.
Secondo Drudi, infatti, i prossimi obiettivi del settore devono essere “sostanzialmente due”. Innanzitutto passare il più velocemente possibile da un turismo di destinazioni a quello di scelta, legato alla qualità della proposta che arriva dalle nostre località: “Il festival rossiano di Pesaro o la marea gialla di Tavullia – ha chiarito oggi Drudi – sono straordinarie occasioni ‘mordi e fuggi’: benissimo, dunque, coinvolgere i ‘totem vincenti’, ma se la permanenza sul nostro territorio è poco significativa per gli operatori o, peggio, chi alloggia in queste occasioni preferisce la Romagna, qualche risposta operativa dobbiamo darla, sia sul piano della promozione che dell’accoglienza”.
Il secondo obiettivo sollevato da Drudi è legato al “maggior coordinamento tra le attività che si svolgono in tutta la provincia”. “Finora ogni città va per conto suo – ha spiegato – e questo significa precarietà dell’offerta e spreco di risorse, che soprattutto comuni e Provincia non hanno più a disposizione”.
“Promoviamo la provincia di Pesaro e Urbino all’estero nella sua totalità – è la proposta di Drudi -, magari anche utilizzando le occasioni di incontri istituzionali e operativi offerti dalla camera di commercio, che è impegnata a tutto tondo nei progetti di internazionalizzazione”.

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