Trivelle, Carloni (AP): “Vi spiego perché domenica non andrò a votare”

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MARCHE – “Il Referendum di domenica è dannoso per il futuro del paese ed inutile visto che trasforma la questione energetica solo in un elemento di discussione interna del Partito Democratico, come dimostrano le contraddizioni emerse in questi giorni tra Ceriscioli, Comi e Matteo Ricci”, così Mirco Carloni, capogruppo di Area Popolare presso la Regione Marche, contrario al referendum del 17 aprile.

“Questo referendum oltre ad essere frutto di una guerra interna al PD ed uno spreco di risorse pubbliche (quasi 400.000 milioni), mette a rischio investimenti, imprese, know how e posti di lavoro. Se vincesse il SI le conseguenze per l’Italia sarebbero terribili visto che aumenterà la dipendenza energetica del nostro paese provocando danni all’intera economia nazionale.
Chi pagherà i costi dell’ipocrisia di questo ambientalismo radical-chic abituato a dire NO a tutto? Come ha ricordato solo pochi giorni fa la Confesercenti i costi dell’energia in Italia sono superiori a quelli europei, con differenziali al lordo delle imposte in media fino al +25% per le imprese e il +17% per le famiglie”
“E’ fondamentale essere protagonisti e all’avanguardia nello sviluppo delle energie rinnovabili, ma finché non crescono in termini di rendimento, efficienza e sostenibilità economica, non possiamo abbandonare altre forme energetiche sicure, come l’estrazione del gas, visto che oggi l’Italia importa circa il 90% del petrolio e dei prodotti petroliferi necessari a soddisfare il suo fabbisogno e circa il 90% del gas”.
“Invito pertanto tutti i cittadini a disertare le urne e a dare una risposta matura a chi vuole solamente strumentalizzare i problemi ed è disposto a mettere in gioco il futuro economico del paese in cambio di un po’ di visibilità mediatica solo per il prorprio tornaconto elettorale”.

13 COMMENTS

  1. ….mi permetto di discordare esclusivamente per un punto…. il referendum è la più nobile forma di democrazia non andare a votare vorrebbe dire non svolgere e non esprimere il proprio libero pensiero non avvalersi di questo diritto varrebbe come rinuncia alla propria libertà democratica con la possibile conseguenza che la nostra opinione non avrà più peso nelle decisioni politiche

  2. Se non vuoi andare a votare peggio per te sei solo un cretino. Come politico dovresti dare l’esempio come diritto del cittadino

  3. Tu dici NO perché così pagherei meno imposte, io dico SI perché amo il mio paese e non voglio far fare il bagno ai miei cari in un mare inquinato.

  4. Non so se andrò a votare anche se ritengo sia un diritto-dovere di ogni cittadino. Poi ognuno può fare la sua scelta per il “si” o per il ” no”. Il referendum e’ uno strumento di democrazia e dobbiamo difenderlo.

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