FANO – Barbara Taus, una mamma residente a Fano, ha inoltrato una lettera di protesta, sottoscritta da una cinquantina di genitori, lamentando disagi e preoccupazione per il cambio di tre pediatri in tre anni. Barbara, rimprovera “la discontinuità del servizio perché, quando si è costretti a cambiare, si deve anche iniziare un nuovo rapporto di fiducia col nuovo medico, sia per i genitori che per i bambini”.
Al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli
AI Dott. Carmine Di Bernardo direttore diArea Vasta 1
Al Dott. Giovanni Guididirettore del distretto Fano – Pergola
e pic Alla Dott.ssa lsabella Bucci
“La presente per lamentarmi della seguente situazione: dal pensionamento della Dott.ssa Tordini mi avete mandato per lettera il trasferimento d’ufficio, per mio figlio, alla Dott.ssa Bucci; poi quando è nata, nel marzo 2015, mia figlia, I’ho iscritta dalla stessa dottoressa, ma ad oggi vedo nuovamente una Vs. comunicazione per una nuova scelta del medico pediatra per tutti e due i mie figli, perché alla Dott.ssa Bucci non è stato rinnovato il contratto come medico del SSN.
Mi sento dunque di dovervi rimproverare per il disagio e la discontinuità del servizio, perché, anche se a voi non interessa questo aspetto, quando si è costretti a cambiare, si deve anche iniziare un nuovo rapporto di fiducia col nuovo medico, sia per i genitori che per i bambini. Perciò non mi sembra assolutamente opportuno questo nuovo cambiamento e soprattutto se
questo porta ad un aumento del numero di pazienti agli altri medici pediatri solo per “smistare” quei pazienti che si erano affidati alla Dott.ssa Bucci. Questa vs. soluzione non mi sembra né equa né soddisfacente, perché ne va della qualità del servizio offerto, in quanto nei momenti di maggior affluenza per motivi epidemici, non saranno in grado di visitare bene tutti. La mia richiesta è di riconfermare la Dott.ssa Bucci come pediatra del SSN e ripensare alla ridistribuzione dei pazienti a tutti gli altri medici, permettendo così un miglior servizio a tutti e garantendo una continuità a chi ha già iniziato da un anno i rapporti con la medesima.
Attendo quindi che altri genitori si sentano in dovere di lamentarsi della situazione, unendosi se vogliono, alla mia causa e sostenendomi con le loro firme, così da poter ottenere ciò che è più giusto per tutti, perché ritengo che lavorare sia un diritto di tutti e si dovrebbe essere in condizioni di farlo bene sia professionalmente che umanamente.
Ringrazio chi si unisce a me e spero che questo coro di voci serva a cambiare la situazione, per un
futuro migliore per tutti”.
Barbara Taus