CANTIANO – 25 settembre 2023 – Chi dice Cantiano, dice Turba del Venerdì santo, Pane di Chiaserna e la storica Amarena. Ma appena la terra comincia a profumare d’autunno, chi dice Cantiano, pensa Cavallo: la grande festa del cavallo di ottobre in località Chiaserna, alle falde del Monte Catria.
Tra meno di un mese, aprirà i battenti l’edizione AUTUNNO 2023 con la 44° Mostra Mercato del Cavallo e la 37° Rassegna del Cavallo del Catria:
Domenica 8 ottobre 1ª giornata aperta al grande pubblico
Domenica 15 ottobre 2ª giornata aperta al grande pubblico
A quasi un anno di distanza dall’alluvione che ha colpito Cantiano il 15 settembre 2022, l’edizione autunnale 2023 dell’evento sarà il simbolo di un paese che ha saputo riprendersi contando sulle proprie forze, sulla tenacia della propria gente e su tanta solidarietà.
La CANTIANO FIERA CAVALLI di ottobre 2023 riparte dopo momenti difficili e si ripropone come momento di attenzione sulla realtà del Cavallo del Catria, ma anche come un momento di svago e di festa, che possa mantenere viva l’attenzione su questo territorio, aiutando i protagonisti della manifestazione e tutta la cittadinanza cantianese a proiettarsi con fiducia verso il futuro e verso la ripartenza.
CANTIANO Fiera CAVALLI, ed. 8/15 autunno 2023
Ospitata nel Centro Ippico LA BADIA, la manifestazione è diventata l’appuntamento autunnale per eccellenza degli appassionati di cavalli, ma anche di coloro desiderosi di scoprire un itinerario a misura d’uomo per trascorrere giornate di relax immersi nel verde: due domeniche aperte al grande pubblico con numerose attività e spettacoli equestri di alto livello tra cui esibizioni di addestramento, monta da lavoro e di mountain trail di cui il Centro Ippico la Badia è diventato un punto di riferimento a livello nazionale.
CANTIANO Fiera CAVALLI: la manifestazione ieri e oggi
Le origini della fiera di Chiaserna si perdono nel tempo, di certo sappiamo che fino agli anni sessanta del secolo scorso ricadeva il lunedì successivo alla terza domenica di settembre “Madonna delle Candele” che ancora oggi viene ricordata come festa sacra paesana.
Verso la fine degli anni sessanta con l’istituzione dell’Azienda speciale del Catria, Consorzio costituitosi inizialmente con le Università agrarie di Chiaserna e Frontone e successivamente ne sono entrati a far parte sia il Comune di Cantiano che altri enti che hanno le loro proprietà nell’area del massiccio del Monte Catria.
Nel territorio del comune di Cantiano, per tradizione, moltissime unità familiari praticavano la professione di mulattiere, professione che ancora oggi esiste in modo molto consistente in rapporto ai paesi limitrofi.
Questo ha comportato da sempre l’allevamento del cavallo sia per il lavoro someggiato che per la procreazione di muli. Nel territorio vi è ancora un buon numero di piccoli allevatori che, nel periodo di alpeggio, mandano i cavalli ai pascoli montani. Con la costituzione dell’Azienda Speciale consorziale del Catria la prassi dell’alpeggio è stata istituzionalizzata programmando l’attività per il pascolo di alta quota e per l’alpeggio a partire dall’ultima domenica di maggio fino alla seconda domenica di ottobre.
Negli anni, ben consapevoli della forza attrattiva del contenitore di promozione di questa unicità marchigiana del Cavallo del Catria, si è continuato ad investire sulla qualità dell’evento, consolidandolo nelle ormai due domeniche centrali di ottobre (seconda e terza), con la novità di una sua riproposizione anche nel periodo primaverile, con una prima edizione primaverile tenutasi nel primo weekend di maggio 2022 che ha riscosso un notevole successo di pubblico.
Cavallo del Catria: Caratteristiche e storia
Il Cavallo del Catria deve il nome alla sua terra di origine, il massiccio del monte Catria sull’Appennino umbro-marchigiano. Le prime notizie che abbiamo al riguardo sembrano risalire all’anno 1000: in documenti dell’epoca si attesta infatti che proprio a Fonte Avellana venissero allevati degli equini per essere venduti alle varie signorie locali.
La razza però ha una storia genetica relativamente recente e sulle sue caratteristiche odierne hanno avuto grande influenza l’impiego di stalloni di razza Maremmana prima e Franches Montagnes in un secondo tempo. Infatti fin dall’Ottocento, i frequenti contatti che i carbonari della montagna marchigiana mantenevano con la Maremma grossetana favorirono l’introduzione di cavalli Maremmani, spesso incrociati con fattrici locali. I cavalli così ottenuti erano utilizzati per lavori agricoli e boschivi in aree montane, e ciò incoraggiò la selezione di animali di taglia più ridotta rispetto al Maremmano.
La storia riporta che le nostre montagne sono state frequentemente zona di reclutamento quadrupedi da parte dell’Esercito Italiano; inoltre questo cavallo ha sempre servito l’uomo trasportando a soma ogni genere di materiale: carbone, legna, fieno, bigonci di mosto, cereali.
Il Cavallo del Catria subì purtroppo nel secondo dopoguerra una forte riduzione numerica per l’avvento della meccanizzazione in agricoltura. A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, si diffuse dunque l’incrocio con il Franches Montagnes cavallo di origine svizzera, che consentì di ottenere animali più armonici, che ben si adattarono al difficile ambiente dell’Appennino marchigiano.
Si sono dunque attuati diversi programmi di selezione e miglioramento della razza, grazie all’Azienda Speciale Consorziale del Catria che nel 1974 creò la prima Stazione di Monta ed alla collaborazione scientifica con l’Università di Camerino – Facoltà di Veterinaria.
Il cavallo del Catria è sobrio, robusto, rustico, idoneo allo sfruttamento di pascoli in aree marginali. Il suo temperamento è equilibrato, con un grado medio di nevrilità. L’altezza al garrese negli adulti è di 145-160 cm per i maschi e 140-155 cm per le femmine. Per quanto riguarda il mantello, sono ammessi il baio, il morello e il sauro. Il mantello baio o morello è obbligatorio per i riproduttori maschi.
Questo equide è un animale rustico che vive bene allo stato brado, adattandosi perfettamente al pascolo in territorio montano e sfruttando quindi al meglio le scarse produzioni foraggere dell’Appennino marchigiano. La rotazione al pascolo prevede la presenza degli animali ai piedi del monte Catria durante i mesi più freddi; successivamente, a partire da giugno fino a metà ottobre, i cavalli salgono a quote più elevate per la monticazione, uso e consuetudine oramai centenaria.
La riproduzione è perlopiù completamente naturale e durante il periodo degli accoppiamenti si formano branchi di fattrici con uno stallone. A Cantiano è possibile la riproduzione presso una Stazione di Monta. L’opera di selezione attuale è orientata verso la produzione di animali al turismo equestre.
ASSOCIAZIONE ALLEVATORI CAVALLO DEL CATRIA (A.A.C.C.)
Nata nel 2020, l’A.A.C.C. è l’Associazione che raccoglie, a livello nazionale, tutti gli allevatori della razza Cavallo del Catria. Il suo scopo principale è la promozione ed il mantenimento genetico della razza equina “cavallo del Catria”.
Il Centro Ippico LA BADIA di Loc. Chiaserna
Il Centro ippico LA BADIA, partner della CANTIANO fiera CAVALLI, offre il meglio per coloro che vogliono iniziare l’equitazione per sport e piacere.
Si organizzano passeggiate a cavallo (TREKKING EQUESTRE) nel massiccio del Catria con guide specializzate, si addestrano e domano giovani cavalli per la monta-western. Il centro, inoltre, propone la formazione professionale con corsi specifici dove vengono rilasciati brevetti e attestati per addetto di scuderia, guida di turismo equestre e ambientale, operatori di centri agrituristici, preparatori di giovani cavalli da destinare alla monta-western o all’ ippoterapia.
Da qualche anno, il Centro è diventato un punto di riferimento nella disciplina del MOUNTAIN TRAIL (www.centroippicobadia.it/).