PESARO-URBINO – Superato il giro di boa, la terza edizione di Terre Sonore, rassegna organizzata da Fano Jazz Network in lungo e in largo per la provincia di Pesaro e Urbino, prosegue con quattro concerti nel solco di musicalità diverse, specchio delle molte anime del jazz contemporaneo. Giovedì 17 agosto, a Cerasa, in Piazza IV Novembre, è di scena il quartetto della vocalist Lisa Manara, mentre venerdì 18 a Barchi (Rotonda dell’Infinito, ex-Vecchia Rotonda) i riflettori saranno tutti per il trio del trombettista Giovanni Falzone. Sabato 19, a Borgo Pace, alla confluenza dei torrenti Meta e Auro, sarà la volta del duo Javier Girotto – Gianni Iorio. Chiude la settimana, domenica 20 a San Lorenzo in Campo (Abbazia Benedettina), la coppia olandese formata dal pianista Cor Bakker e dalla armonicista Hermine Deurloo.
Lisa Manara è cantante, musicista, autrice e cantautrice, con una forte e solida preparazione di base che, nonostante la giovane età, le ha già permesso di tenere tantissimi concerti e inanellare collaborazioni con artisti importanti, tra i quali i Quintorigo, Tommy Emmanuel, Eric Sardinas, Diunna Greenleaf. Dotata di una voce potente, graffiante e con tonalità profonde, Lisa Manara, oltre che nel blues e nel pop, sta entrando, pian piano, anche nell’ambiente musicale del jazz. “L’Urlo dell’Africanità”, questo il titolo del suo concerto, si focalizza sulle canzoni di grandi voci nere quali Nina Simone, Miriam Makeba, Cesaria Evora e Fatoumata Diawara, arricchite da sonorità soul, funk ed echi africani. Sul palcoscenico anche Aldo Betto alla chitarra, Federico Squassabia alle tastiere e Paolo Rubboli alla batteria.
Giovanni Falzone è uno dei più ferrati e artisticamente versatili trombettisti jazz italiani. Coadiuvato da Giuseppe La Grutta al basso elettrico e da Andrea Bruzzone alla batteria, il musicista di origine siciliana propone in occasione di Terre Sonore l’ultimo suo lavoro discografico Freak Machine, raccolta di brani originali composti dal leader in forma non convenzionale e con l’obbiettivo principale di ripercorrere momenti esecutivi con strutture ben definite per tutti gli strumenti, alternati a momenti di puro interplay. Ossia il desiderio di portare avanti un pensiero comune partendo da una piccola idea per approdare a un discorso musicale collettivo, basandosi soprattutto sull’improvvisazione tematica e sull’utilizzo dell’elettronica.
Il duo formato dal sassofonista italo-argentino Javier Girotto e dal pianista e bandoneonista Gianni Iorio nasce dall’esigenza di proporre un repertorio di composizioni proprie e di altri autori, ispirate prevalentemente al seducente linguaggio della musica sudamericana che, in particolar modo, strizza l’occhio ai profumi del tango in tutte le sue evoluzioni e contaminazioni. Il risultato finale è una sorta di tango elaborato, dal carattere forte e impetuoso, avvolto sempre da un suono sensuale e ricco di lirismo.
Cor Bakker, uno dei pianisti più rispettati e amati nei Paesi Bassi, e Hermine Deurloo, virtuosa dell’armonica cromatica, rendono omaggio al più celebre degli armonicisti jazz, il belga Toots Thielemans. Un concerto, il loro, che si fonda su un’empatia cementata in tanti anni di assidua collaborazione e dove, oltre a pezzi originali, non mancheranno celebri musiche da film e brani della musica brasiliana tanto amata dallo stesso Thielemans.