FANO – L’unità alla Stroke Unit dell’Ast Pesaro Urbino premiato con il prestigioso riconoscimento come ‘Centro Platinum’ per la presa in carico e cura dell’Ictus, la malattia cerebrovascolare che rappresenta la seconda causa di morte e prima causa di invalidità a livello mondiale, nell’ambito del premio internazionale Eso- Angels Award.
Alla consegna del premio erano presenti: il direttore Generale Ast Pesaro Urbino Nadia Storti e il dottor Samuele Bedetta, direttore dell’Unità Operativa Complessa della Medicina Interna e dell’equipe della Stroke Unit, Giancarlo Titolo Responsabile Pronto Soccorso Pesaro e Fano e la dottoressa Marina Simoncelli Direttore del reparto di Riabilitazione.
“Con questo riconoscimento – spiega il Direttore AST Pesaro Urbino Nadia Storti – viene premiata la professionalità e la competenza di tutti i professionisti che operano nell’ambito del Percorso di Stroke Unit a livello provinciale del paziente con ictus ischemico in fase acuta. Un lavoro che permette di dare una risposta tempestiva a una patologia che ogni anno colpisce tante persone, attraverso la capacità di intervenire con rapidità con la presa in carico e la successiva gestione del paziente colpito da ictus. Un trattamento che permette non solo di salvare vite ma anche di evitare danni fisici permanenti che purtroppo vanno a gravare non solo sulla vita del paziente ma anche delle loro famiglie”.
“L’iniziativa Angels racchiude una grande comunità di centri specializzati nel trattamento acuto dell’ictus – spiega il Direttore dell’Unità Operativa Samuele Bedetta – che registra la rapidità del trattamento sui pazienti colpiti da ictus. Considerando che ogni 15 minuti di ritardo si aumenta del 4% il rischio di emorragia cerebrale, di morte o di disabilità residua, un trattamento tempestivo permette di salvare un maggior numero di vite e di ridurre molte delle disabilità che possono seguire ad un evento così complesso come l’ictus ischemico. I dati registrati dal nostro centro hanno registrato che il 77 per cento dei pazienti è stato trattato in meno di 60 minuti dall’arrivo in Pronto Soccorso ed il 32 per cento sono stati presi in carico dopo meno di 45 minuti. Numeri importanti che possono essere raggiunti solo grazie al lavoro di squadra che comprende tutte le figure coinvolte nella gestione dell’ictus dagli operatori del 118, al Pronto Soccorso, dalle unità operative della Diagnostica per Immagini, alla Fisiatria, dalla Rianimazione alla Cardiologia”.
In Italia ci sono 200.000 nuovi casi/anno di ictus, di cui circa l’80% è rappresentato da casi ischemici. L’iniziativa Angels è importante in quanto contribuisce ad ottimizzare la qualità dei trattamenti effettuati dai centri che lavorano ogni giorno per aumentare il numero di pazienti sottoposti a terapie riperfusive (trombolisi sistemica, trombolisi meccanica/trombospirazione). Tutti gli anni vengono monitorizzati numerosi parametri degli ospedali che partecipano (ad esempio il tempo necessario dall’arrivo in PS all’inizio della terapia fibrinolitica – door to needle) e in base alla performance effettuati vengono assegnati specifici premi (GOLD, PLATINUM, DIAMOND).
Alla consegna del premio erano presenti: il direttore Generale Ast Pesaro Urbino Nadia Storti e il dottor Samuele Bedetta, direttore dell’Unità Operativa Complessa della Medicina Interna e dell’equipe della Stroke Unit, Giancarlo Titolo Responsabile Pronto Soccorso Pesaro e Fano e la dottoressa Marina Simoncelli Direttore del reparto di Riabilitazione.
“Con questo riconoscimento – spiega il Direttore AST Pesaro Urbino Nadia Storti – viene premiata la professionalità e la competenza di tutti i professionisti che operano nell’ambito del Percorso di Stroke Unit a livello provinciale del paziente con ictus ischemico in fase acuta. Un lavoro che permette di dare una risposta tempestiva a una patologia che ogni anno colpisce tante persone, attraverso la capacità di intervenire con rapidità con la presa in carico e la successiva gestione del paziente colpito da ictus. Un trattamento che permette non solo di salvare vite ma anche di evitare danni fisici permanenti che purtroppo vanno a gravare non solo sulla vita del paziente ma anche delle loro famiglie”.
“L’iniziativa Angels racchiude una grande comunità di centri specializzati nel trattamento acuto dell’ictus – spiega il Direttore dell’Unità Operativa Samuele Bedetta – che registra la rapidità del trattamento sui pazienti colpiti da ictus. Considerando che ogni 15 minuti di ritardo si aumenta del 4% il rischio di emorragia cerebrale, di morte o di disabilità residua, un trattamento tempestivo permette di salvare un maggior numero di vite e di ridurre molte delle disabilità che possono seguire ad un evento così complesso come l’ictus ischemico. I dati registrati dal nostro centro hanno registrato che il 77 per cento dei pazienti è stato trattato in meno di 60 minuti dall’arrivo in Pronto Soccorso ed il 32 per cento sono stati presi in carico dopo meno di 45 minuti. Numeri importanti che possono essere raggiunti solo grazie al lavoro di squadra che comprende tutte le figure coinvolte nella gestione dell’ictus dagli operatori del 118, al Pronto Soccorso, dalle unità operative della Diagnostica per Immagini, alla Fisiatria, dalla Rianimazione alla Cardiologia”.
In Italia ci sono 200.000 nuovi casi/anno di ictus, di cui circa l’80% è rappresentato da casi ischemici. L’iniziativa Angels è importante in quanto contribuisce ad ottimizzare la qualità dei trattamenti effettuati dai centri che lavorano ogni giorno per aumentare il numero di pazienti sottoposti a terapie riperfusive (trombolisi sistemica, trombolisi meccanica/trombospirazione). Tutti gli anni vengono monitorizzati numerosi parametri degli ospedali che partecipano (ad esempio il tempo necessario dall’arrivo in PS all’inizio della terapia fibrinolitica – door to needle) e in base alla performance effettuati vengono assegnati specifici premi (GOLD, PLATINUM, DIAMOND).