Stradale di Fano e Postale di Pesaro a rischio chiusura

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Entro il prossimo 10 marzo il Questore di Pesaro dovrà fornire al Ministero un parere rispetto alla chiusura della Polizia Postale di Pesaro e del Distaccamento Polstrada di Fano, nell’ambito di una razionalizzazione dei presidi a livello nazionale.
Riteniamo che questo fantomatico progetto non apporterà alcun beneficio sulla sicurezza dei cittadini, anzi determinerà l’insorgere di nuove e gravi problematiche facendo pagare anche un caro prezzo ai poliziotti e alla sicurezza del nostro territorio.

E’ assurdo e inconcepibile chiudere le Sezioni della Polizia Postale in un momento in cui i reati informatici sono aumentati a dismisura e provocano forti disagi e allarmi a tante famiglie e tanti adolescenti. Non si conosce il destino riservato a quei colleghi che con riconosciuta e grandissima professionalità hanno affrontato e portato a buon fine delicate indagini informatiche. Si pensa di poter far a meno di questo tipo d’indagini o di farle ricadere sulle Squadre Mobili che già
adesso non riescono ad affrontare le molteplici attività loro richieste? Chi svolgerà le indagini relative a crimini quali computer crime, fishing, hacking, clonazione carte di credito, minacce online e su facebook? Tutto questo a fronte di un risparmio di uomini e risorse praticamente uguale a zero.

Sol per avere un’idea della sua straordinaria attività la nostra Sezione Polizia Postale nel corso del 2013 ha svolto ben 250 indagini informatiche, denunciato 66 persone, effettuato 10 perquisizioni, arrestato 10 persone 8 delle quali per pedopornografia. Come già accaduto a novembre 2007, maggio 2009 e novembre 2010, il Ministero dell’Interno ha manifestato l’intenzione di accorpare il Distaccamento Polizia Stradale di Fano alla Sottosezione Autostradale di Fano. Anche questa decisione appare assolutamente priva di senso. Innanzitutto il Distaccamento di Fano non comporta alcuna spesa strutturale in quanto, su nostra richiesta, nel 2011 il Ministero ne aveva accorpato gli Uffici all’interno del Commissariato di Fano.

Chiudere il Distaccamento non permetterà di risparmiare un solo euro o di recuperare un solo uomo! Come sempre il SIULP è assolutamente contrario a tale accorpamento e ribadisce che non si comprende la volontà da parte del Ministero dell’Interno di chiudere il Distaccamento di una città che per popolazione è la terza delle Marche, che registra ogni anno un consistente trend di crescita demografica e che con l’intersezione dell’autostrada A14 con la superstrada Fano-Grosseto, la
statale Adriatica e la via Flaminia, rappresenta uno dei principali snodi stradali con le altre regioni dell’Italia centrale.
Il Distaccamento della Polizia Stradale di Fano rappresenta un presidio di fondamentale importanza per la sicurezza dei cittadini: la considerevole consistenza dei dati statistici relativi alla sua attività dimostrano che svolge un ruolo determinante nel garantire la sicurezza delle nostre strade.

Nonostante la mancanza di autovetture e di etilometri che hanno limitato l’attività di tutta la Polizia Stradale della nostra Provincia e che il SIULP ha già denunciato, la Polstrada di Fano nel corso del 2013 ha rilevato ben 173 incidenti, 4 dei quali mortali, effettuato 626 pattuglie che hanno prodotto tra l’altro 87 verbali per guida in stato di ebbrezza, controllato 46 esercizi pubblici e denunciato 18 persone. L’accorpamento del Distaccamento di Fano alla Sottosezione Autostradale implica che tutto il personale sarà esclusivamente utilizzato in servizi specifici e operativi in ambito autostradale. In questo modo, tutto il territorio di Fano e un tratto importante della Statale Adriatica sarebbero privati del presidio e del controllo della Polizia Stradale.

Per questo chiediamo ai rappresentanti politici e agli amministratori locali di intervenire affinché siano salvaguardate le funzioni e l’attività di questi fondamentali e insostituibili presidi di polizia. Se si vogliono recuperare uomini e risorse iniziamo a costruire la Nuova Questura e ad affidare le attività burocratiche ed amministrative che oggi svolge la Polizia agli enti locali o al personale della Provincia, la cui chiusura è da tempo ventilata. E’ ora di finirla con la demagogia dei soliti burocrati: interveniamo concretamente per riportare il nostro territorio a livelli accettabili di sicurezza.

Il Segretario Provinciale Generale SIULP PESARO

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