Strada della Contessa, i sindaci a Fano: “Insieme per rilanciare tutta l’area”

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FANO – Una presenza significativa di istituzioni, associazioni di categoria, cittadini, giornalisti ha caratterizzato la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina al Comune di Fano: l’appuntamento, fissato dai primi cittadini di Gubbio e della città marchigiana, affiancati oggi dai sindaci di Cantiano e di Cagli, aveva all’ordine del giorno la situazione dei lavori alla galleria della Contessa e al viadotto, e, più in generale, tutta la questione relativa alla viabilità del Nord-Est dell’Umbria e dell’immediata fascia territoriale dell’area interna del basso pesarese e dell’area della costa, con particolare riferimento proprio ai Comuni di Fano e di Pesaro.

Di un “momento importante, una vera e propria opportunità da cogliere, anche per ciò che verrà al di là dei problemi contingenti per i quali oggi siamo qui” ha parlato il sindaco di Gubbio, Filippo Stirati. “Un’occasione, quella di oggi – ha aggiunto –  per coinvolgere e chiamare a raccolta tutte le istituzioni, le associazioni di categoria, il settore dei trasporti, i cittadini: tantissimi interessi, tutti assolutamente legittimi, ai quali vogliamo e dobbiamo guardare, anche pensando a come trasformare questa situazione difficile in una opportunità. Dobbiamo avere da un lato la forza di presidiare con grande determinazione l’andamento dei lavori, e dall’altro quella di definire un grande patto tra le istituzioni e tutti i soggetti associativi portatori di interesse, al fine di reagire all’attuale criticità che si è venuta a determinare con una risposta alta di programmazione, tale da garantire per i prossimi anni una crescita virtuosa e più equilibrata rispetto alle altre dinamiche territoriali”. Stirati ha parlato anche della necessità, condivisa con forza dagli altri sindaci, di “istituzionalizzare il tavolo al quale oggi diamo vita: i nostri territori grondano di caratteristiche storico-geografiche comuni, per questo dobbiamo pretendere, tutti insieme, infrastrutture innovative, funzionali, e dobbiamo insieme lavorare per dar voce a tutti i portatori di interesse”.

Alessandro Piccini, sindaco di Cantiano, ha garantito il sostegno del Comune al confine tra Umbria e Marche “nonché quello della Provincia di Pesaro Urbino, che oggi qui rappresento. Parliamo della Contessa come di un asse strategico da millenni, una strada ad alta densità di traffico e di interessi. Da un lato sappiamo che questi lavori erano improcrastinabili: nessuno di noi avrebbe la coscienza a posto a esporre le persone a un rischio così concreto, dall’altro però abbiamo la necessità di vigilare sui tempi e su quello che accadrà in futuro”. Sulla stessa linea anche il sindaco di Cagli, Alberto Alessandri: “Oggi siamo qui per un appuntamento che non è contro qualcosa o qualcuno, ma che è finalizzato a costruire. Costruire insieme. Un nuovo futuro economico, infrastrutturale, turistico per un’area che può e deve continuare ad essere considerata strategica”. A rappresentare la Provincia di Perugia c’era il consigliere Francesco Zaccagni, che ha ribadito come “lavorare insieme sia fondamentale, oggi più che mai, sia per gestire al meglio la questione tempi relativa alla Contessa e al viadotto, sia per poter eliminare tutti gli altri colli di bottiglia e tutti i lavori che rallentano ulteriormente la viabilità di tutta l’area”. Presenti a Fano, questa mattina, anche molti rappresentanti del mondo associativo ed economico delle due zone, la CNA Marche, Confcommercio Marche, Confcommercio Gubbio e rappresentanti dei cittadini delle zone messe in maggiore difficoltà dalla chiusura della strada. A chiudere la conferenza stampa è stato il padrone di casa, il sindaco di Fano Massimo Seri, che ha spiegato: “Questi anni hanno portato alla ribalta due temi: prossimità e connessione. Per far sì che ci sia connessione è fondamentale avere collegamenti viari che sostengano relazioni, sviluppo economico e turismo. Oggi siamo qui con gli altri sindaci per rimarcare l’importanza di questa infrastruttura che rappresenta una cerniera capace di mettere in relazione l’Italia centrale. Dobbiamo dare risposte, pertanto questo incontro è un’occasione per rendere stabile questo tavolo di lavoro che dovrà non solo leggere il presente, ma che dovrà avere la lungimiranza di anticipare e assecondare i cambiamenti. Credo che vada sviluppato tutto il potenziale che questi territori possiedono. Sottolineo che entro l’anno i lavori debbano essere completati e, al contempo, sollecitiamo i soggetti coinvolti a provvedere ad una adeguata comunicazione per i percorsi alternativi, così da limitare i disagi alle migliaia di automobili che ogni giorno percorrono questo tratto”.

L’appuntamento ora è per l’estate, a Gubbio, per fare il punto sull’andamento dei lavori insieme a istituzioni, cittadini, associazioni di categoria, sindacati, al fine, come si è detto da più parti, di reagire all’attuale criticità che si è venuta a determinare con una risposta che guardi al di là della contingenza e che metta al centro programmazione e adeguamento infrastrutturale, volani indispensabili per il rilancio di tutta l’area.

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