FANO – Alle spalle della porta della Mandria in piena zona archeologica si stanno facendo lavori per la costruzione di un fabbricato di civile abitazione. I cittadini che mi hanno chiamato si domandano come possa essere possibile costruire una casa a ridosso delle mura romane. Ho potuto constatare personalmente che sono stati già fatti gli scavi e si stanno armando le fondamenta. E’ stata informata la sovraintendenza ai beni archeologici delle Marche come prevede obbligatoriamente l’art.14 della NTA del PRG di Fano? Che recita testualmente:
“Art.14 Aree archeologiche
- Il Centro Storico e’ considerato area archeologica. Pertanto qualsiasi lavoro di scavo del terreno dovrà essere comunicato alla competente Sopraintendenza e al Comune almeno dieci giorni prima del relativo inizio”.
Con gli scavi sono state certamente tagliate le stratificazioni archeologiche. Credo sia un precedente molto preoccupante tenuto conto della delicatezza del sito. La domanda è: ci sono danni archeologici irreversibili? Chi ha dato ed in base a quale normativa l’autorizzazione di scavare e costruire in quel sito? Credo ci sia bisogno di una pausa di riflessione e di sottoporre ogni lavoro alla verifica della Sovraintendenza ai beni archeologici. Farò interrogazione orale urgente in Consiglio Comunale questa sera.
Renato Claudio Minardi
Consigliere Comunale PD
Ma se l’impresa edile e quindi la proprietà fosse regolarmente stata autorizzata alla costruzione, penso che l’ok sia stato dato dall’Ufficio Tecnico Comune, oppure stà costruendo abusivamente. Se fosse regolarmente autorizzata, allora sarebbe opportuno che alcune leggi vadano riviste oppure colui che ha dato l’autorizzazione o non è aggiornato sulle regole o ha fatto lo “gnorri”…….Non sarebbe opportuno fare meglio il proprio lavoro per il quale si è pagati, considerando che si danno licenze a costruire o ristrutturare a volte senza controlli????
vergognoso.. sia che sia un abuso, sia che ci sia un permesso “regolare” (anche peggio!!!)