PESARO – Alle 05.00 di questa mattina, 140 militari con l’ausilio di diverse unita’ cinofile, stanno operando nelle province di Ancona, Pesaro Urbino, Ascoli Piceno e Foggia dando esecuzione a dieci provvedimenti restrittivi emessi dal G.i.p. di Ancona, su richiesta della locale Procura-Dda, nei confronti di uno straniero e nove italiani, principalmente originari del sud italia e trapiantati da tempo nelle Marche, responsabili di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana e spaccio continuato di sostanze stupefacenti. Inoltre sono in corso 35 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati per spaccio di stupefacenti.
La droga acquistata sia in italia che all’estero veniva immessa nelle province di Ancona e Pesaro Urbino attraverso una fitta rete di spacciatori al dettaglio gestita da personaggi di notevole spessore criminale di origine siciliana.
L’organizzazione, che aveva anche la disponibilita’ di armi, utilizzava spesso metodi violenti per il recupero di denaro di precedenti forniture di stupefacenti ricorrendo anche all’incendio delle autovetture dei debitori come metodo intimidatorio. Altra particolarita’ del gruppo, simile all’organizzazioni mafiose, era il sostegno economico e legale fornito agli associati ed agli altri piccoli spacciatori nell’eventualita’ di un loro arresto.
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Spaccio, incendiavano le auto dei debitori: sgominata banda radicata nelle Marche https://t.co/NQCJYvmkbL
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