MONTELABBATE – Prosegue l’attività della Polizia di Stato per il contrasto al traffico di stupefacenti, che, nei mesi scorsi, con l’operazione “Millefiori”, ha già portato all’esecuzione di 13 custodie cautelari e 6 divieti di dimora nei confronti di cittadini nigeriani, ritenuti responsabili di svolgere attività di spaccio di eroina, perlopiù all’interno del locale parco pubblico Miralfiore, nonché al recente arresto, sempre di un cittadino, trovato in possesso di circa 110 grammi tra eroina e cocaina, destinati ad essere smerciati.
In tale contesto il personale della Squadra Mobile, diretto dal dott. Paolo Badioli, ha concluso un’ulteriore, importante attività investigativa, che ha consentito di individuare e bloccare un canale di approvvigionamento, già utilizzato dagli stranieri già arrestati, nonchè dai soggetti che ultimamente hanno tentato di riprendere il controllo dello spaccio all’interno del succitato parco.
In particolare, le indagini svolte dai poliziotti hanno consentito di individuare un’insospettabile coppia di cittadini nigeriani, regolari sul Territorio Nazionale, residenti in una piccola località del comune di Montelabbate, sospettati di essere al centro di un’attività di spaccio.
Nella mattina del decorso 17 febbraio i due, un uomo e una donna, sono stati bloccati all’uscita dall’abitazione e sottoposti a perquisizione.
Le operazioni hanno consentito di rinvenire, all’interno dell’appartamento, circa 70 grammi di eroina, già confezionati in ovuli, del tipo di quelli utilizzati per il trasporto dei “Body Packers”, materiale per la preparazione delle dosi e 4mila euro in contanti. Sono stati anche acquisiti ulteriori elementi sul possibile coinvolgimento nell’attività di spaccio anche del fratello dell’uomo, anch’esso regolare sul Territorio Nazionale. Per tale motivo la perquisizione è stata estesa anche nei suoi confronti. Nella circostanza i poliziotti hanno rinvenuto, in uno spazio ricavato sotto un letto, circa 330 grammi di eroina, già confezionati in ovuli.
Dopo l’arresto i tre stranieri sono stati portati presso la locale Casa Circondariale. Nella mattinata odierna il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pesaro, ha convalidato gli arresti disponendo la custodia cautelare in carcere per i due uomini e la rimessione in libertà per la donna.