SIULP Pesaro: “Giù le mani dalla Polizia Postale”

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PESARO – Lo scorso 6 novembre il Ministero dell’Interno ha consegnato ai sindacati di polizia un
progetto di razionalizzazione delle risorse e dei presidi della Polizia di Stato che, tra l’altro,
prospetta, entro i primi mesi del 2015, la chiusura di 73 Sezioni di Polizia Postale e delle
Comunicazioni, compresa quella di Pesaro.
Il fine di questo progetto è di produrre risparmi di spesa ma, paradossalmente, entrando nel
merito, si ottiene l’effetto contrario. La gestione di questi Uffici è a carico dalla Società privata
Poste Italiane S.P.A., che assume sul proprio bilancio tutti i costi di gestione. Di conseguenza tali
costi non gravano su quelli del nostro Dipartimento.
In caso di chiusura il personale sarà assegnato presso le Questure, dove oltre a non esserci
spazi non esistono Uffici preposti a tali tipi d’indagine: molte risorse dovrebbero essere spese per
l’acquisto di computer, attrezzature tecnologiche e informatiche, arredi, connessioni internet,
cancelleria ed auto di servizio che, tutt’ora, sono a carico della Società privata Poste Italiane S.P.A.
Inoltre, è evidente che, una volta collocato all’interno della Questura, il personale potrà
essere impiegato per qualsiasi tipo di servizio: anni di esperienza acquisita anche attraverso la
partecipazione a molteplici corsi di specializzazione rischiano di essere vanificati completamente.
Invece di assegnare nuovo personale alla Questura si sceglie la strada di chiudere specialità
fondamentali per la nostra sicurezza.
Ogni giorni, molti cittadini sporgono denuncia o chiedono aiuto al personale della Polizia
Postale e delle Comunicazioni di Pesaro, gli unici ad avere una competenza specifica in materia di
social network (Facebook, ASK, Whatsapp), furti d’identità, phishing, pedo-pornografia, molestie,
frodi informatiche, cyber-bullismo, attacchi informatici subiti da aziende/istituti di credito/ Uffici
Statali. Anche le altre Forze di Polizia (Carabinieri e Guardia di Finanza), che non hanno
conoscenze tecniche e strumenti in grado di risolvere tali problematiche, invitano le persone a
recarsi presso gli Uffici della Polizia Postale.
I poliziotti della Polizia Postale hanno tenuto molteplici incontri formativi le scuole di tutta
la nostra provincia, per far conoscere ai giovani e ai loro genitori le insidie della rete e per
consigliare loro come si può “navigare” in sicurezza.
Solo nell’ultimo anno, la Polizia Postale di Pesaro ha ricevuto circa 300 denunce/querele per
truffa, accesso abusivo a sistema informatico, adescamento on-line, indebito utilizzo di carte di
credito, sostituzione di persona, molestie, minacce, pedopornografia, estorsioni. Ha inoltre trattato
deleghe da parte dell’A.G., svolto perquisizioni, identificato 1300 persone ed indagate 80,
effettuato perizie tecniche su supporti informatici e sequestrato innumerevole materiale informatico.
Con la chiusura della Sezione tutti i cittadini della nostra provincia perderanno un
importante punto di riferimento altamente specializzato per quanto riguarda la sicurezza sul web,
nonché un qualificato supporto per i genitori preoccupati dall’uso non consapevole della nuove
tecnologie da parte dei propri figli minori.
Chi svolgerà poi tutta l’attività investigativa, spesso molto complessa, affrontata sino ad oggi
con grande professionalità e passione da questi poliziotti?
I cittadini dove si rivolgeranno quando avranno bisogno della Polizia Postale? Dovranno
andare sino ad Ancona ove è prevista la sopravvivenza del Compartimento Polizia Postale, unico
ufficio in tutta la regione?
Vogliamo semplicemente informare l’opinione pubblica di quanto sta accadendo e di quanto
sia miope e assurda la politica della sicurezza intrapresa dal nostro Dipartimento: a fronte di nessun
risparmio saremo tutti molto meno tutelati e sicuri.

Il Segretario Provinciale Generale SIULP PESARO

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