FANO – “Un tempo a Fano si poteva girare serenamente senza porsi il problema della sicurezza ma oggi purtroppo non è più così”.
“Siamo in balia di episodi di criminalità e microcriminalità ormai da tempo un elenco che si allunga quasi ogni giorno testimoniato dalle varie operazioni di Polizia di Stato e Carabinieri, soprattutto in tema di sostanze stupefacenti, furti anche di importante identità , borseggi, e degrado dato dalla presenza di personaggi senza fissa dimora come al Pincio, la Rocca Malatestiana quest’ultima ormai terra di feste all’aperto con gente che si ubriaca e disturba la serenità pubblica e dei residenti. Testimonianza che la città è allo sbando e tutto è possibile senza essere disturbati”.
“Ad oggi la problematica del Commissariato di Fano, legata al bisogno di personale, non è cambiata nonostante le manifestazioni dei sindacati, le interrogazioni parlamentari che attendono risposta e le tante promesse anche da parte degli organi superiori di polizia. Contiamo molto sul nuovo Questore, che si insedierà dal 1 di febbraio a Pesaro, con l’auspicio che sia più concreto e ponga una particolare attenzione anche sul Commissariato di Polizia di Stato della Terza città delle Marche”.
“L’Arma dei Carabinieri , come la Polizia di Stato, fanno molti sacrifici ma è difficile arrivare dappertutto. Fano ha un territorio enorme (121 km quadrati di superficie) difficile da controllare soprattutto di notte con una Volante della Polizia e una pattuglia del Radiomobile dei Carabinieri quest’ultima spesso chiamata anche ad intervenire in incidenti stradali o interventi fuori città”.
“Abbiamo nei territori limitrofi Stazioni Carabinieri citofoniche con all’interno una carenza di organico preoccupante. Ecco allora concretizzarsi il detto: i topi ( delinquenti) ballano quando non c’è il gatto ed è testimoniato dai fatti riportati anche sulla cronaca giornalistica quasi ogni giorno”.
“Fano fa fatica ad avere un programma di controllo per via dei problemi sopra esposti ma è anche vero che ad oggi questa amministrazione Comunale si è limitata a partecipare, con la Polizia Locale, a qualche servizio disposto con ordinanza dalla Prefettura (un tempo si chiamavano servizi coordinati periodici) ma la collaborazione per aiutare a rendere più sicura la vita dei cittadini è andata a farsi benedire”.
“Abbiamo assistito fino ad oggi ad un continuo scarica barile, da parte del Sindaco, che confondendo la sicurezza pubblica con l’ordine pubblico scaricava la responsabilità alle sole Forze dell’Ordine dello Stato dimenticando che il Sindaco è anche responsabile della sicurezza pubblica, nel territorio comunale, (art. 54 TUEL Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumita’ pubblica e la sicurezza urbana…….concorre ad assicurare anche la cooperazione della polizia locale con le Forze di polizia statali). Se non si collabora fortemente per garantire la sicurezza pubblica certamente si corre il rischio che essa possa diventare nel tempo un problema di Ordine pubblico perché la gente esasperata può reagire. Bisogna essere vigili su queste situazioni oltre ad essere competenti perché la sicurezza pubblica è un tema molto delicato”.
“Mi auguro perché , a tre mesi dalle elezioni inutile tornare a fare proposte, che la futura amministrazione comunale, qualunque essa sia, prenda coscienza e renda concreata una forte collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine dello Stato mettendo a disposizione le proprie forze”.
“Ricordo che la Polizia locale ha qualifiche anche di Ufficiale e Agente di Polizia Giudiziaria, è in organico e può effettuare servizi di vigilanza e controllo del territorio comunale intervenendo nelle varie situazioni collaborando con Polizia e Carabinieri. Importante avere un idea chiara sulla presenza della videosorveglianza incrementandola dove c’è bisogno con accordi di collaborazione da fare con i privati cittadini come previsto dal programma chiamato “Shopia” (intesa prevista dal DL 20 febbraio 2017,convertito dalla L. 18 aprile 2017 n.48, disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica delle città)” presentato dalla Prefettura pochi giorni fa. Un programma che, oltre all’implementazione della videosorveglianza nei territori con la messa in rete, per individuare in tempi brevi eventuali autori di reato, prevede la collaborazione della Polizia locale con le Forze dell’Ordine dello Stato per un miglior controllo dei territori. Per una amministrazione comunale ci sono tutti i presupposti per poter lavorare bene e rendere più sicuro il territorio e ridare serenità a chi lo abita ma ad oggi è mancata la volontà e la competenza. Ci auguriamo presto che Fano torni a essere quella città serena di un tempo”.
Stefano Pollegioni Delegato regionale UDC Comparto e Sicurezza