ISOLA DEL PIANO – Giunto alla sua 19esima edizione, il convegno BioEuropa, istituito da Gino Girolomoni, profeta del biologico fin dal 1977, sarà ancora una volta l’occasione per analizzare l’attuale situazione in Italia del settore dell’agricoltura biologica e soprattutto per “scrutare l’orizzonte” e provare ad immaginare e progettare il futuro dei prossimi anni, valutando opportunità e possibili minacce.
L’appuntamento, fissato per il prossimo 30 luglio, si svolgerà presso la Cooperativa Gino Girolomoni a pochi passi dall’antico Monastero di Montebello. Si incontreranno agricoltori biologici, operatori del settore, politici e amministratori, ma anche giornalisti, consumatori e personaggi di spicco nell’ambito della cultura e dell’economia.
Il convegno, organizzato quest’anno dalla Cooperativa Montebello, si pone l’obiettivo di focalizzare l’attenzione dei partecipanti sull’importanza di un intervento politico per sostenere la creazione di filiere e distretti biologici di qualità, sostenendo politicamente il rafforzamento del Coordinamento dell’Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore biologico quale riferimento nazionale per le politiche a sostegno dello sviluppo dell’agricoltura biologica.
“Ci troviamo infatti davanti a una crescita importante del settore – sottolinea Francesco Torriani, Presidente Consorzio Marche Biologiche e Vice coordinatore dell’Alleanza delle Cooperative italiane – che da “nicchia” si è trasformato in “comparto”, offrendo maggiori opportunità ai produttori (singoli e associati), ma al tempo stesso evidenziando una serie di lacune, soprattutto sul piano organizzativo ed economico”.
È diventato quindi necessario porre un argine alla deriva “convenzionalista” dell’agricoltura biologica che rischia di snaturarne il vero significato e che non tiene in considerazione, oltre agli aspetti puramente agronomici, anche la necessità di operare in modo ecosostenibile sul territorio.
Occorre, quindi, sostenere un modello agricolo che metta al centro il binomio agricoltura e cultura, che ci permetta di “ripartire dai fondamentali” per ridare futuro alle nostre comunità, per sviluppare una nuova “governance locale” capace di integrare le diverse politiche che hanno incidenza sul territorio, da quelle appunto agricole a quelle culturali, passando per quelle turistiche, economiche e sociali. In pratica occorre creare le condizioni politiche in grado di sostenere la nascita e la crescita di filiere produttive e di distretti agroalimentare di qualità biologici, (filiere e distretti “colti”) che sappiano riportare nel territorio le ricadute positive frutto derivanti dalla crescita del comparto dell’agricoltura biologica.
L’appuntamento di BioEuropa 2016 sarà quindi l’occasione per condividere questa proposta e costruire un terreno amicale di consenso politico e offrire la possibilità di esprimere il proprio parere ai produttori, amministratori e politici.
Al termine del convegno tutti i partecipanti saranno invitati a un buffet preparato con i prodotti biologici Girolomoni.
Angela Marcantognini liked this on Facebook.