ANCONA – Sequestrate 10.000 mascherine filtranti dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane al porto di Ancona, per fittizia indicazione dell’origine.
Durante l’attività di riscontro della merce, le fiamme gialle hanno notato la mancata indicazione riguardante il luogo di produzione delle mascherine, il cui confezionamento realizzato completamente in lingua italiana, ha insospettito gli investigatori che hanno proceduto con alcuni accertamenti, fino a risalire all’origine albanese del prodotto in questione. Tali circostanze, affermano le forze dell’ordine, potevano trarre in inganno il consumatore finale circa la reale provenienza delle mascherine.
Il destinatario della merce è stato segnalato alla competente Camera di Commercio, e rischia una sanzione pecuniaria che va dai 10.000 ai 250.000 euro.