FANO – La Giunta fanese sembra interessata a rendere il quartiere di S. Orso a misura di bambino. Il progetto sarebbe più che lodevole se fosse progettato seriamente e condiviso con associazioni e commercianti. Ma come al solito la Giunta capitanata da Seri proclama la condivisione e poi decide senza ascoltare nessuno. Emblematico è il caso della riqualificazione del quartiere di S. Orso che prevede percorsi pedonali e piste ciclabili. Tutto ciò sarebbe ottimo se non fosse che il Comune ha intenzione di chiudere alcuni parcheggi indispensabili per il Centro Commerciale di S. Orso che ricordiamo è il cuore pulsante del quartiere. Basta frequentare il quartiere (ma forse la Giunta preferisce stare rinchiusa nelle stanze del Comune) per comprendere che già trovare parcheggi nei pressi del Centro Commerciale è un’impresa, figuriamoci poi toglierne ancora. La situazione diventerebbe insostenibile specialmente per i commercianti.
Quello che si richiedeva era una serie di incontri preliminari con la cittadinanza e le associazioni di categoria per comprendere assieme come sviluppare un progetto organico per una mobilità sostenibile ed un rilancio del Centro Commerciale di S. Orso. Questo percorso sarebbe stato partecipato ed avrebbe portato molti frutti invece come al solito la Giunta decide e poi informa i cittadini. Forse non hanno capito che questo modo di fare non significa garantire progetti partecipati!!! La partecipazione significa il confronto prima di confermare i progetti e non la presentazione di progetti già decisi dall’alto!!!
Si parla tanto di Fano città dei bambini (anche se come si vede dall’allegato ora si parla di città delle bambine e dei bambini ma non bastava parlare genericamente di bambini??) e di “S. Orso quartiere a misura di bambino” e ciò é molto bello e lodevole. Quello che stona sono le dichiarazioni ed i fatti: prima di annunciare in pompa magna i progetti faraonici per i bambini di S. Orso sarebbe il caso di cancellare le scritte anarchiche ed altre che da quasi un anno imbrattano il muro adiacente l’entrata della scuola primaria dell’infanzia. Forse qualche amministratore nostrano potrebbe pensare che il simbolo dell’anarchia ha una bella valenza educativa per bambini di quattro o cinque anni. Noi pensiamo che sia solo il risultato della maleducazione e soprattutto dell’incuria nel pulire l’entrata di un asilo che magari potrebbe avere margherite e apette ma non il drammatico simbolo dell’anarchia.
Se l’Amministrazione comunale non è stata in grado in tanti mesi di pulire delle scritte anarchiche pensate che saranno capaci di riprogettare un intero quartiere? Siamo sicuri che se ci fosse stato disegnato un fascio littorio solerti amministratori avrebbero gridato allo scandalo, movimentato le forze anti fasciste della città e pulito nel giro di 24 ore. Ma come insegna la triste epopea dell’occupazione del Grizzly a Fano si usano sempre due pesi e due misure e questo non è affatto educativo per la città dei bambini.
Andrea Montalbini
Segretario Fratelli d’Italia Fano