FANO – Lo screening oculistico nelle scuole dell’infanzia del Comune di Fano nasce dalla collaborazione tra Fondazione Carifano, che ha ideato e finanziato il progetto e Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Pesaro-Urbino che si è assunto il compito di richiedere la disponibilità a tutti i medici iscritti nei propri elenchi degli specialisti in Oculistica; hanno risposto positivamente quattro medici oculisti, tutti di comprovata esperienza.
Per la miglior riuscita dello screening la Fondazione ha coinvolto una importante ditta di ottica, la Salmoiraghi-Viganò che ha da subito creduto nel progetto mettendo a disposizione tutta la strumentazione necessaria: Lampada a Fessura, Autorefrattometro, Ottotipo a proiezione e Oftalmoscopio.
E’ stato così possibile effettuare dagli specialisti una vera e propria visita oculistica di primo livello con misurazione dell’acuità visiva, esame biomicroscopico, oftalmoscopico e della motilità oculare. Scopo principale dello screening è stato la prevenzione dell’ambliopia, il cosiddetto “occhio pigro”, il cui trattamento è efficace solo se iniziato in età precoce: questo è il motivo per cui sono stati coinvolti bambini di 4 e 5 anni che ancora frequentano la scuola dell’infanzia; non solo, ma la presenza di specialisti dotati di strumentazioni moderne ha consentito di rilevare oltre all’ambliopia anche eventuali difetti refrattivi (miopia, ipermetropia e astigmatismo) cosi da permetterne la loro correzione.
Hanno aderito allo screening il 100% delle scuole paritarie (2 scuole) e comunali (7 scuole) e il 75% delle scuole statali (9 scuole su 12) per un totale di 482 alunni visitati.
“La Salmoiraghi Vigano’, che mi sento ancora il dovere di ringraziare – spiega Paolo Battistini, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Pesaro e Urbino – ha allestito con la propria strumentazione le classi messe a disposizione dai dirigenti scolastici trasformando in veri e propri ambulatori oculistici. Appena terminata la visita gli specialisti hanno compilato e firmato un modulo che la scuola ha poi consegnato ai genitori nel quale è stato riportato l’esito della visita e cioè nessuna problematica rilevata, necessita di controlli periodici o presenza di uno stato patologico oculare da valutare con urgenza con ulteriori accertamenti. E qui mi sento di dover ringraziare il Dr. Giacomo Pellegrini, Direttore di Oculistica del nostro ospedale che ci ha permesso di inviare, previa mail dedicata, i bambini con patologie più gravi in ospedale per una visita di secondo livello”.
I risultati di questo screening sono piuttosto interessanti: su 482 bambini visitati ben 46 sono stati segnalati con problemi e cioè in una percentuale del 9,5; di questi 46 bambini, 19 sono stati inviati a visita urgente di secondo livello in ospedale. L’esperienza degli specialisti coinvolti ha consentito di visitare anche alcuni bambini disabili in particolare con disturbi dello spettro autistico.
“In conclusione, da questi dati che possiamo sicuramente definire allarmanti – prosegue il dottor Battistini – emergono due considerazioni: i 19 bambini con patologie importanti sarebbero sicuramente stati visitati da specialisti in notevole ritardo con conseguente scarsa efficacia del trattamento; l’esigenza che questi screening, vista la loro utilità, vengano ripetuti nel tempo con l’auspicabile coinvolgimento dell’azienda sanitaria pubblica. Certo è che Presidente e Consiglio di Amministrazione della Fondazione con questo progetto di grande importanza per la salute dei bambini apprezzatissimo da genitori e docenti hanno dato ancora una volta prova di una importante e costruttiva collaborazione con il Sistema Sanitario Nazionale”.
“Abbiamo voluto offrire questo servizio – commenta il presidente della Fondazione Carifano Giorgio Gragnola – per garantire a tutti i nostri giovani cittadini l’accesso a cure oculistiche di qualità, indipendentemente dalle condizioni economiche delle loro famiglie. Siamo convinti che la salute visiva sia una componente essenziale per il benessere e il futuro successo scolastico dei nostri bambini. Individuare tempestivamente eventuali problemi visivi permette di intervenire precocemente, prevenendo così difficoltà che potrebbero compromettere l’apprendimento e lo sviluppo sociale. Desidero ringraziare di cuore tutti i professionisti e i volontari che hanno reso possibile questo progetto e le famiglie che hanno partecipato con entusiasmo. La nostra missione è quella di promuovere il benessere e lo sviluppo della nostra comunità, e iniziative come questa rappresentano un passo importante in questa direzione. Continueremo a lavorare con dedizione per garantire che ogni bambino abbia le stesse opportunità di crescita e successo”.