FANO – È l’unico in Italia ad avere un “getto” di quintali di dolciumi sulla folla ma non tutti sanno che, per confezionare i 240 quintali di dolciumi necessari per le tre domeniche di sfilate del Carnevale di Fano, servono ben 20 persone all’opera per 4 giorni e 4 notti. Momenti frenetici per gli addetti della Carnevalesca che attendono con impazienza la consegna. Poi, quando i camion ricchi del goloso tesoro arrivano a Fano, i 20 scaricano i bancali, spacchettano i dolciumi, creano un getto ricco e variegato, dosando cioccolata, caramelle e snack e lo sistemano nelle 150 casse che la domenica saranno distribuite nei 5 carri di prima categoria. Quest’anno, oltre alle classiche 10 postazioni di lancio (2 per ciascun carro di prima categoria) ne sono state aggiunte 2 a quello della Musica Arabita. Per l’edizione 2016 della kermesse gli “uomini del getto” hanno preparato: 70 quintali di cioccolatini e caramelle per la prima sfilata del 24 gennaio; 85 quintali per la seconda del 31 gennaio; 85 quintali per l’ultima del 7 febbraio, come da sempre si fa, aumentando il quintalaggio da 200 a 240 quintali.
“Nonostante domenica scorsa – ha detto il presidente dell’Ente Carnevalesca, Luciano Cecchini – si siano lanciati 10 quintali di dolciumi in più rispetto lo scorso anno, la prossima e l’ultima giornata di sfilate saranno le più dolci. Una marea di cioccolato sarà gettata sopra il viale grazie alla collaborazione della Perugina che, negli ultimi anni, è tornata a essere protagonista del Carnevale di Fano. Per l’edizione 2016 ha messo a disposizione circa 90 quintali tra Baci, Bacetti e snack vari rendendo il nostro evento, il più dolce d’Italia. Vorrei inoltre precisare che Perugina ha rispettato i tempi e i quantitativi concordati con l’Ente Carnevalesca e per questo ringrazio lo staff dirigenziale della Perugina che, con la sua esperienza, riesce a prepararci un mix di dolciumi perfetto per la manifestazione. La mia gratitudine va anche all’azienda Dulcioliva di Cuneo che completa il getto 2016 fornendo il resto dei dolci”.
Domenica 31 gennaio sarà anche una domenica “magica”. A garantirlo è la presenza delle Winx. Le fatine marchigiane famose in tutto il mondo aggiungeranno la loro allegria a quella del Carnevale sin dal mattino, quando, dalle 10.30, in via Montegrappa (inizio del corso mascherato), daranno il via a laboratori di “trasformazione in fata” all’interno del Winx Village.
Le piccole fan presenti a Fano, grazie a un make-up fatato, potranno trasformarsi come le loro eroine e creare le bacchette magiche per prepararsi all’incontro con le Winx. Dopo la sfilata del mattino e quella del pomeriggio, dove le fatine sfileranno in testa al corso mascherato, la magia si sposterà in piazza XX Settembre, alle 17.45, dove si esibiranno in uno spettacolo preparato ad hoc per il Carnevale di Fano. Alla fine dello show, il momento più atteso dai più piccoli che avranno l’occasione di conoscere da vicino le Winx e scattare una foto insieme a loro.
Domenica continua la beneficenza con il nuovo prendigetto targato Winx che sarà ancora legato a “Una speranza per Federico” e alle associazioni. Già dalla mattina, al Winx Village e all’Info Point di piazza XX Settembre sarà invece possibile trovare le ali delle magiche fatine al costo di 3.50 euro che permetteranno di essere solidali con l’associazione “La bottega della speranza”, la charity scelta dalla Rainbow che aiuta persone colpite dal cancro e i loro familiari, nonché a persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali e familiari.
Beneficenza che, grazie al Carnevale, sta regalando risultati concreti. Sono stati 1.500 i prendigetto distribuiti fino ad ora. Numero che consentirà di destinare 1.500 euro a “Una speranza per Federico” e 1.500 alle altre associazioni fanesi. Risultati ottimi anche per la Lotteria del Carnevale (costo di un biglietto 2.50 euro di cui 0.70 a favore delle associazioni e 0.30 alla Mensa di San Paterniano): sono circa 8.000 i tagliandi venduti. Grazie all’iniziativa, finora, sono stati raccolti 5.600 euro in favore delle associazioni e 2.400 per la Mensa di San Paterniano.