Sbandieratori al carnevale di Calabar. La capitale africana del divertimento ospiterà due atleti fanesi

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FANO – Una fama che è arrivata lontano e che permetterà di esportare alcuni sbandieratori della nostra zona addirittura in un altro continente. Al carnevale di Calabar, in Nigeria, prenderanno infatti parte due sbandieratori del gruppo storico fanese “La Pandolfaccia” che, assieme al gruppo storico “Combusta Revixi” di Corinaldo e ad alcuni figuranti di Pergola, terranno alto il vessillo italiano in questa particolare disciplina. Da Fano partiranno Danilo Filipponi e Alessandro Marinelli, i quali si esibiranno il 28 dicembre prossimo lungo le strade della città nigeriana e, il giorno seguente, durante lo spettacolo ospitato nello stadio cittadino. Calabar, terza città della Nigeria, è ormai celebre per questo grande evento in grado di coinvolgere oltre un milione di persone, di cui centomila figuranti, in una manifestazione di strada lunga ben 32 giorni e che rappresenta una valida risposta ai carnevali d’oltreoceano. Un evento che premia il duro lavoro di un’associazione come “La Pandolfaccia” che, grazie alla dedizione dei suoi componenti, è arrivata quest’anno a festeggiare con un rinnovato slancio il suo trentesimo anniversario. Matteo Itrire alcuni sbandieratori della nostra zona addirittura in un altro continente. Al carnevale di Calabar, in Nigeria, prenderanno infatti parte due sbandieratori del gruppo storico fanese “La Pandolfaccia” che, assieme al gruppo storico “Combusta Revixi” di Corinaldo e ad alcuni figuranti di Pergola, terranno alto il vessillo italiano in questa particolare disciplina. Da Fano partiranno Danilo Filipponi e Alessandro Marinelli, i quali si esibiranno il 28 dicembre prossimo lungo le strade della città nigeriana e, il giorno seguente, durante lo spettacolo ospitato nello stadio cittadino. Calabar, terza città della Nigeria, è ormai celebre per questo grande evento in grado di coinvolgere oltre un milione di persone, di cui centomila figuranti, in una manifestazione di strada lunga ben 32 giorni e che rappresenta una valida risposta ai carnevali d’oltreoceano. Un evento che premia il duro lavoro di un’associazione come “La Pandolfaccia” che, grazie alla dedizione dei suoi componenti, è arrivata quest’anno a festeggiare con un rinnovato slancio il suo trentesimo anniversario.

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