MARCHE – Per un “monitoraggio trasparente” della disponibilità di posti per esami, visite e accertamenti medici, che poi dovranno essere prenotati con ricetta al Cup, con la app o in farmacie che danno questo servizio, si può ora consultare il sito della Regione Marche: ogni giorno, dalle 8, si può accedere a un banner in cui è possibile visionare la disponibilità di ‘slot’ per prestazioni sanitarie, priorità e area vasta, senza indicazione della data: è come se l’utente avesse davanti l’elenco che compare sul monitor dell’addetto al Cup. “Far vedere le disponibilità delle liste d’attesa era stata una mia promessa in campagna elettorale e ora è possibile”, ha detto il presidente della Regione Luca Ceriscioli che ha fatto il punto sulle liste d’attesa insieme al presidente della Commissione Sanità Fabrizio Volpini. Le liste d’attesa, ha affermato, continuano ad aver un “andamento eccellente”: oltre 58mila prestazioni in più nel 2019 e rispetto dei termini (brevi, differibili, programmate) sempre sopra il 96,6%. Altra questione, ha osservato, è quella “dell’attesa per accedere alle liste d’attesa”, riferendosi ai tempi per riuscire a prenotare o allo sportello: la Regione, ha riferito il presidente, sta cercando di porre le condizioni per allargare il servizio di prenotazione dalle attuali 18 farmacie che lo forniscono ad altre centinaia anche se “sarà difficile farlo gratis”. Un obiettivo è anche “allargare il campo delle visite monitorate” ad altre cinque tipologie: allergologica, nefrologica, neurochirurgica, reumatologica, ematologica. Altro traguardo è “restringere l’area di risposta” per permettere agli utenti di usufruire delle prestazioni in maniera più agevole. Nel 2019 i posti per le prestazioni sono stati 384.377 nelle strutture pubbliche e 77.227 in quelle private, in tutto 461.604 rispetto alle 402.951 (+58.653). Altro tema da affrontare, ha detto Ceriscioli, è la “riqualificazione dell’offerta in rapporto alla domanda del territorio”. “Da operatore sul campo – ha detto Volpini accennando al meccanismo del bonus-malus nella gestione delle prenotazioni ma anche alla dematerializzazione delle ricette che si attesta in media al 70% – la situazione delle liste d’attesa è migliorata e il rispetto dei codici di priorità è quasi totale”. “Avevo perplessità quando il presidente mi sottopose di affrontare la ‘battaglia delle battaglie’ – ha aggiunto – ma grazie alla sua testardaggine, all’aiuto della squadra e a strumenti tecnologici, ora si può guardare al futuro delle liste con occhi diversi”.
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