FANO – “Nel complicato puzzle della sanità provinciale si osservano posizioni fortemente contrapposte tra i diversi territori che spesso sfociano nel paradossale, nel surreale e nel pagliaccesco. La battaglia più feroce sembrerebbe all’apparenza essere quella tra Pesaro e Fano. La seconda e la terza città delle Marche, che già hanno un ospedale cittadino, potrebbero rivendicare un nuovo nosocomio In questa complicata guerra basterebbe studiare le carte belliche e lo spostamento di truppe per capire chiaramente che a Fano la sanità pubblica verrà smantellata. La forza di Seri è come quella della linea Maginot durante la seconda Guerra Mondiale: i francesi avevano fortificato massicciamente il confine con la Germania ed i nazisti passarono per Belgio ed Olanda aggirando in un soffio le difese. Ora la linea Maginot sanitaria di Seri è quella di contrapporsi frontalmente ai “nemici” pesaresi, ma egli non si è reso conto che Fano combatte con le freccette mentre il Sindaco Ricci utilizza i bombardieri. Notate infatti come Ricci ha bombardato la credibilità di Seri il giorno dopo il consiglio comunale fanese con Ceriscioli dicendo che il Santo Croce o chiude o si privatizza
Purtroppo Seri è destinato a perdere poiché le sue truppe stanno disertando. O forse peggio il Partito Democratico fanese aveva già deciso di arruolarsi nella grande armata del PD pesarese, composta dai gruppi di assalto di Villa Fastigi (sede nevralgica del controspionaggio comunista) e dagli incursori delle lobbies sanitarie private.
Già alcune settimane fa Marchegiani, vice sindaco di Fano e segretario comunale del PD, aveva candidamente affermato sulla stampa che il Santo Croce sarebbe stato privatizzato. Probabilmente Marchegiani aveva avuto informazioni precise ma poco avvezzo alle tecniche di sabotaggio aveva vuotato il sacco svelando i piani del PD anconetano e pesarese
Fratelli d’Italia aveva denunciato da mesi questa sudditanza di Fano ma ovviamente noi eravamo l’opposizione, quelli che dicono sempre no, quelli che strumentalizzano ma purtroppo avevamo ragione
A confermare le nostre tesi, ma non ne avevamo dubbi, è oggi l’impavido Davide Rossi. Non uno qualunque ma ex vice presidente della Provincia (ossia il vice dell’allora Presidente Matteo Ricci), candidato nella lista di Seri e udite udite recentemente promesso (ma poi bruciato) responsabile della Segreteria di Massimo Seri!!! Davide Rossi è quindi un personaggio che conosce bene la politica e ancor meglio conosce Ricci e Seri. Le dichiarazioni di Rossi sono state impietose e senza appello mostrando l’invasione pesarese di Fano in atto. Rossi afferma infatti che Seri non ha nessun potere verso Matteo Ricci, che Fano non avrà mai un nuovo Ospedale a Chiaruccia perché il PD pesarese è troppo potente e che il Santa Croce andrebbe privatizzato. Insomma incredibilmente il “partigiano” Rossi sconfessa il capo della resistenza Seri in maniera CHIARA, DEFINITIVA E SENZA POSSIBILITA’ DI APPELLO
Chi è abituato a far politica comprende benissimo il messaggio di Davide Rossi a Seri: caro Sindaco la battaglia di Fano è già persa, alza bandiera bianca, abbandona il campo di battaglia evitando morti e feriti cosi potremo privatizzare tranquillamente il Santa Croce. Infatti tutti sanno che Seri non avrà mai la forza di essere capo fila dei sindaci della nostra vallata visto che la maggior parte di questi è arruolato nelle file PD e non si ribellerà agli ordini del comando centrale di Ancona
Non ci piace parlare di partigiani o di resistenza. Fratelli d’Italia di Fano sa benissimo che la partita della sanità va oltre gli schieramenti di destra e sinistra perché qui parliamo della salute dei cittadini. Noi stiamo con la gente e con la difesa della buona sanità. Se Seri è da questa parte smetta di fare il condottiero di una armata che lo ha già tradito, apra una crisi di giunta per smascherare i traditori e combatta veramente al fianco dei cittadini”.
Andrea Montalbini
Segretario Comunale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Fano