PESARO – L’azienda ospedaliera Marche Nord effettua il maggior numero di interventi per frattura del collo del femore delle Marche rispettando il valore di riferimento per cui almeno il 60% delle operazioni sono eseguite entro 48 ore dal ricovero. La classifica è stilata dal sito www.doveecomemicuro.it che registra la lista regionale degli ospedali più performanti (fonte dati PNE 2017). “Marche Nord – spiega il direttore sanitario Edoardo Berselli – è tra le poche strutture in Italia (solo il 37% del totale delle accreditate) che rispetta gli standard minimi per volume e per percentuale d’interventi eseguiti entro 48 ore dal ricovero per frattura del collo del femore”. Due le soglie fissate dalle autorità ministeriali per valutare le strutture accreditate su questo tipo di operazioni, spiega il dirigente, “minimo 75 interventi in un anno (Marche Nord ne ha registrati 403) in un anno di cui almeno il 60% eseguiti entro 48 ore dal ricovero”. “I parametri che incidono maggiormente sugli esiti delle cure sono i volumi annuali e la tempestività – spiega il primario De Simoni – Prima s’interviene e più si riducono le possibili complicanze, come l’embolia polmonare e l’infarto del miocardio. Per questo è fondamentale intervenire nelle prime 48 ore cosa che l’azienda sta facendo: il numero degli interventi nel 2017 è stato di 403 con una percentuale di interventi eseguiti entro due giorni oltre 70%, mentre nei primi nove mesi del 2018 la percentuale sale oltre 80%”. “Il reparto di ortopedia – fa notare il direttore generale dell’azienda Maria Capalbo – in questi anni continua a migliorare molto le performance. Negli interventi per la frattura del collo del femore, nel 2018, ha migliorato le performance per il timing, attestandosi intorno all’88%. Anche sugli altri interventi l’ortopedia sta facendo registrare prestazioni importanti: 280 protesi anca annue e 180 protesi ginocchio, tutte sopra i volumi indicati dal ministero per avere lo status di azienda ospedaliera. Anche per gli interventi di complessità importante il reparto – conclude la manager – si attesta a più di 500 interventi annui”.