FANO – Si è svolto ieri l’incontro aperto alla cittadinanza organizzato da Fano Cresce che, in una gremita sala Pedinotti, ha visto la partecipazione in veste di relatore del Dott. Claudio Maria Maffei, ex Dirigente della Regione Marche ed ex Direttore Sanitario dell’INRCA, una figura autorevole nel panorama della sanità regionale.
“Si tratta del primo di una serie di incontri che la lista civica vuole proporre ospitando esperti e tecnici di varie tematiche di interesse per la città, per approfondire ed essere pronti ad affrontare le sfide di domani, creando contesti di dialogo, ascolto e costruzione di idee rivolte al bene pubblico”.
“Siamo partiti dalla sanità perché è un tema fondamentale, molto complesso, che ci riguarda come singoli e come collettività. Ci riguarda perché viviamo in una regione in cui il numero di anziani sul totale della popolazione è in crescita, perché la sanità pubblica è un bene prezioso ed è un “bene comune” che dobbiamo difendere e sostenere. Un bene pubblico che siamo chiamati a gestire in maniera democratica ed a rendere efficiente e funzionale”.
“É stato un bel successo di partecipazione, con un pubblico molto attento alle analisi, precise e puntuali, del Dott. Maffei. Analisi che sono partite dal generale – la situazione nazionale – per arrivare al particolare – la nostra provincia – delineando così una mappa delle priorità e dei fabbisogni della sanità e smontando la narrazione della destra al governo, ricca di slogan e promesse, ma poco realistica e calata sul territorio”.
“Il recente consiglio monotematico sulla sanità ha lasciato a nostro avviso aperte tante perplessità. Al netto della fanfara propagandistica della destra, infatti, la situazione sanitaria della Regione Marche non sembra godere di buona salute. La destra, che governa il Comune e la Regione, con questo atto aziendale pare voler mantenere e potenziare tutto quel che c’è, lasciandolo dove sta anche se, in molti casi, non funziona perché troppo frammentato”.
“Noi siamo contrari ad una frammentazione delle reti ospedaliere che penalizza tutte le strutture, depotenzia gli ospedali, limitando l’efficienza dei singoli reparti e portando ogni struttura a essere mancante di una parte importante. Una frammentazione clientelare e localistica che non è sostenibile dalla spesa pubblica. Al contrario di quello che dice la destra, il finanziamento pubblico alla sanità è rimasto invariato, motivo per cui non possiamo permetterci di aumentare le strutture ospedaliere e aumentare i reparti. Dobbiamo, invece, cercare di migliorare e potenziare le strutture già presenti, evitando di creare inutili doppioni e soprattutto garantendo i servizi e il personale (altra risorsa carente), e di creare strutture attrattive per medici e infermieri e, di conseguenza, efficienti per i pazienti. In questo contesto, il nuovo ospedale di Muraglia così come è stato concepito rischia di diventare inutile, un vero e proprio caso studio in termini di inefficienze e sprechi”.
“La narrazione populista della destra che promette a tutti di potersi curare sotto casa si scontra con una realtà fatta di finanziamenti insufficienti, che l’attuale condizione economica del paese non potrà aumentare negli anni a venire. A noi il difficile compito, grazie al supporto di figure autorevoli come quella del Dott. Maffei, di dover raccontare una storia diversa, più complessa, ma che guarda al futuro e alla sostenibilità di un bene fondamentale, reso oggi più che mai fragile da scelte politiche poco lungimiranti”.