Sanità, “E’ dal 1978 che la comunità di Mondolfo attende le promesse della politica”

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MONDOLFO – L’ultima lettera del Comitato per la Salute Pubblica, al presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli; al direttore generale ASUR Marche, Alessandro Marini; al direttore generale d’Area Vasta 1, Carmine Di Bernardo; al direttore del distretto sanitario di Fano, Giovanni Guidi.
“È dal 1978, data dell’unificazione dell’Ente Ospedaliero Bartolini di Mondolfo con l’Ente Ospedaliero Santa Croce di Fano, che la comunità mondolfese attende le promesse della politica.
Prima, l’unificazione doveva portare nuovo sviluppo, personale e macchinari all’Ospedale di Mondolfo.
Così non è mai stato.
Successivamente, dopo la chiusura del reparto di chirurgia, doveva essere potenziato il reparto di medicina con le attività distrettuali e poliambulatoriali a pieno regime per dispiegare tutti i “meravigliosi” effetti della medicina preventiva.
Infine il ridotto reparto di lungodegenza doveva sostituire tutte le promesse precedenti ma nel 1987 è stato definitivamente soppresso.
Mondolfo, uno tra i primi Ospedali della Regione Marche ad essere stato ridimensionato, smantellato e definitivamente chiuso.
Esempio storico di come i politici, nel tempo, abbiano mancato, palesemente, “alle loro promesse”.
È logico che gli abitanti di Fossombrone, Cagli, Pergola, ecc. ecc. non credano più alle “belle parole” o alle logiche sanitarie di risparmio se ripensano alla fine dell’ Ospedale di Mondolfo.
Questi risparmi poi li debbono sempre subire i cittadini comuni, abbiamo 5 Aree Vaste nella nostra regione, con i relativi direttori generali e tutto lo staff al completo di dirigenti superiori per una spesa stimabile di più di 10 milioni d’euro all’anno. Lì non si riesce a tagliare niente!
Sono due anni e tre mesi che i lavori di ristrutturazione ed adattamento di un vecchio reparto ospedaliero, per adibirlo a R.S.A., sono terminati. MA DI QUANTO TEMPO AVETE ANCORA BISOGNO?
Basta con tutte le vostre prudenze, i vostri moderatismi, le vostre logiche politiche incomprensibili, gli attendismi, NON SE NE PUÒ PIÙ.
La R.S.A. di Mondolfo serve da filtro ai ricoveri ospedalieri, serve per i ricoveri post-acuzie, serve per alleggerire il peso dell’assistenza alle famiglie.
Non è una implorazione la nostra, nemmeno un semplice invito, è un ordine: ATTIVATE LA R.S.A. DI MONDOLFO!
Altrimenti il “discredito politico” che vi minaccia aumenterà sempre di più.
Nessun cordiale saluto.
Mondolfo, lì 22.12.2015″.

per il Comitato
il segretario
Daniele Ceccarelli

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