PESARO – “Volete un’anticipazione? Subito dopo le elezioni il rischio è che diversi reparti all’Ospedale San Salvatore possano chiudere: il primo temo sarà quello di Pediatria”.
Il candidato a sindaco di Pesaro Andrea Biancani non usa mezze misure e, nella sua visita agli artigiani del direttivo della CNA di Pesaro, annuncia cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi in merito “alla scientifica operazione di smantellamento della sanità pubblica pesarese ad opera della Regione e alla precisa volontà di non approvare l’atto aziendale prima delle elezioni”.
E aggiunge: “Pur essendo favorevole alla costruzione del nuovo ospedale intravedo il fondato rischio che, alla luce della riduzione delle risorse assegnate e della cronica carenza di personale, si prospetti per assurdo l’apertura di una struttura con meno reparti e specializzazioni rispetto all’attuale. Tutto questo a fronte invece di un nosocomio progettato per 600 posti letto che nelle previsioni avrebbe consentito invece una razionalizzazione di spese, risorse e personale”.
Nella sua visita nella sede provinciale dell’associazione Biancani ha poi toccato i temi cari agli imprenditori; primo fra tutti le infrastrutture.
“Cercheremo di non disperdere il prezioso lavoro fatto in questi anni dall’amministrazione Ricci – ha detto il candidato del Pd – e dunque opereremo per completare i cantieri aperti in particolare relativamente alle opere di compensazione legate alla terza corsia dell’A/14, agli spazi culturali, alle scuole, agli impianti sportivi, all’edilizia sociale e alle aree pubbliche. Non sarà facile perché nel frattempo il costo delle materie prime è volato e dunque si dovranno trovare risorse aggiuntive, ma non possiamo assolutamente disperdere i tanti finanziamenti pubblici arrivati in questa città come mai nella storia recente”.
Il candidato a sindaco, rispondendo alle domande degli artigiani in merito ai collegamenti, ha definito “fantascientifiche” e da “libro dei sogni”, la realizzazione dei vari lotti mancanti per il completamento della Fano-Grosseto che oggi, con le modifiche apportate, richiederebbe oltre 1 miliardo di euro per essere completata. “Per questo, oltre a trovare soluzioni più realistiche per la Fano-Grosseto, lavoriamo anche alla creazione di un collegamento tra Cagli e Gubbio – ha affermato – realizzabile con costi e tempi contenuti che ci consentirebbe di collegarci all’Umbria, e non solo, molto più velocemente. Invece vedo che si continuano ad inventare nuovi tracciati quando ci sono progetti pronti da anni che andrebbero subito messi in cantiere”.
Altre spinose questioni alle quali occorrerà trovare soluzioni, secondo Biancani saranno, quello dei rifiuti “se non si trovano soluzioni alternative alla chiusura di Ca’ Asprete e all’ormai tramontata e infelice ipotesi di Riceci, dovremo portare i rifiuti fuori regione con il rischio che la Tari possa aumentare nei prossimi anni ben oltre il 4%! Non possiamo più rimandare la questione della gestione e dello smaltimento dei rifiuti e continuare a spostare la palla in avanti. Occorre un rapporto radicalmente diverso nel rapporto con le multiservizi con un ruolo di controllo più diretto e incisivo da parte del pubblico che non deve più subire scelte ma farle”.
“Anche nella gestione delle risorse idriche occorrerà al più presto trovare soluzioni che consentano la creazione di nuovi bacini e la pulizia di quelli esistenti”.
Infine Biancani ha toccato un tema caro alle imprese: quello della programmazione urbanistica sul quale precisa: “La nuova legge urbanistica approvata dalla Regione, per come è stata maldestramente formulata, rischia di paralizzare qualsiasi intervento dei Comuni per i prossimi 20 anni”. Su richiesta della CNA, Biancani si è detto infine disponibile al confronto su tavoli istituzionali interassociativi per i futuri progetti relativi alla progettazione del futuro della città.
Nei prossimi giorni gli artigiani della CNA incontreranno il candidato a sindaco del centrodestra, Marco Lanzi.