Salta il consiglio comunale per le troppe assenze. Marchegini: “Una resa dei conti sull’urbanistica?”

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FANO – “La lotta intestina e l’imboscata è degna delle migliori strategie militari. Nell’ultimo consiglio comunale le assenze di due consiglieri espressioni di Minardi e Mascarin hanno consumato l’ultima saga della lotta intestina del gruppo dirigente del Pd, del candidato Sindaco Fanesi, e dell’altro contendente Samuele Mascarin”. Lo dichiara il candidato sindaco per la coalizione “Progressisti per Fano 2050” Stefano Marchegiani che aggiunge: “Nella totale assenza dei membri di Giunta la variante del Piano regolatore è stata rinviata per l’assenza della maggioranza, ormai in ordine sparso. E’ un fatto grave, uno sgarbo politico ed istituzionale di fronte ad un tema molto importante per il governo della città ed il suo possibile sviluppo. Un fatto che pone interrogativi a quanti con trasparenza vedono nello strumento urbanistico un possibile confronto nell’interesse della Città, degli operatori economici, dei professionisti. Non si comprendono simili comportamenti di poco rispetto istituzionale. Cosa non sappiamo? Perché la battaglia politica si consuma usando le osservazioni al PRG? Una resa dei conti sull’urbanistica? Domande – prosegue Marchegiani – che riaffiorano nei fatti con le affermazioni della capogruppo del PD in occasione della variante per il Supermercato a Centinarola, che si rafforzano nella intervista della Giacomoni che attacca Fanesi, il suo Assessore, per le scelte urbanistiche sull’ex Zuccherificio e Lucarelli a difenderle. Sindaco assente, Assessori assenti, solo il vicesindaco assessore alla Urbanistica da solo sostiene lo strumento della Città? Un fatto unico e raro che rafforza la critica con cui questo strumento si è costruito: in solitudine, senza un confronto con i cittadini che, per dare voce al loro dissenso, si sono costituiti in comitati, come quello del centro storico, a testimonianza della scarsa attenzione da parte della Amministrazione. Al contrario, invece, emergono la inadeguatezza degli sfidanti, la loro scarsa cultura di governo, la inadeguatezza del progetto politico del centrosinistra divisivo al suo interno. Un progetto non rappresentativo dello spirito riformista e progressista di Fano, che ha frantumato la Città offrendo, anche dopo il fallimento delle primarie, una visione arrogante e sorda del progetto di Seri e Minardi. Come alleanza dei progressisti per Fano, come candidato Sindaco della coalizione, come riformista auspico nell’interesse dei progressisti ed a difesa dei valori della nostra Città una riflessione politica urgente che dia senso nuovo al messaggio dei cittadini sulle primarie esplicito anche nei numeri: se non volete consegnare al centrodestra la Città fermatevi.”

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