PASSO DEL FURLO – Doppio taglio del nastro, sabato 8 aprile, alla Riserva naturale statale “Gola del Furlo”, gestita dalla Provincia di Pesaro e Urbino. Alle ore 10, in via Flaminia, verranno infatti inaugurati il nuovo allestimento del Museo del territorio del Furlo “Lorenzo Mannozzi – Torini” e la nuova sede, nello stesso stabile, della pro loco “Passo del Furlo”, alla presenza del presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Daniele Tagliolini, del vice presidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi, del consigliere regionale Andrea Biancani, del sindaco di Acqualagna Andrea Pierotti, del dirigente della Provincia e direttore della “Riserva del Furlo” Maurizio Bartoli, del responsabile della Riserva Mario Primavera, del presidente provinciale dell’Unpli (Unione nazionale delle pro loco d’Italia) Damiano Bartocetti, del presidente della pro loco “Passo del Furlo” Alvaro Guazzaroni e di altre autorità.
Assemblea provinciale delle pro loco – Per l’occasione si terrà anche l’assemblea provinciale di tutte le pro loco, con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo 2016 e preventivo 2017, la programmazione delle manifestazioni 2017, l’elaborazione dell’opuscolo “Grandi eventi”, l’organizzazione de “Il Natale che non ti aspetti 2017/2018”.
Il nuovo percorso museale – Per quanto riguarda il Museo del Territorio, il nuovo allestimento, curato dagli architetti della Provincia Marzia Di Fazio e Gerardo Prosperi, è costituito da due sezioni principali (geologica – paleontologica e faunistica) e da una sezione dedicata al lavoro dell’uomo nelle cave. Un itinerario museale agevole (grazie a nuovi espositori, pannelli didattici e didascalie), che offre al visitatore un’immagine integrata del territorio del Furlo, raccontando contemporaneamente gli aspetti più strettamente geografici, geomorfologici e naturalistici e quelli relativi al rapporto dell’uomo con le risorse ambientali della zona. Il percorso inizia con un grande plastico tridimensionale della Riserva (scala 1:5.000) che riproduce fedelmente l’intera area protetta, per poi accedere alla saletta dedicata alle rocce del Furlo e alla sua storia geologica e paleontologica (oltre 200 milioni di anni fa). Si arriva quindi alla ricca collezione di ammoniti, che testimonia come tutto il territorio del Furlo fosse stato completamente sommerso dal mare. Lungo il percorso verso la sala faunistica, dove sono esposti numerosi uccelli e mammiferi che vivono nella Riserva, sono presenti 6 postazioni multimediali che, grazie a software interattivi, consentono di apprendere in modo esperienziale molte informazioni scientifiche contenute nel museo. L’ultima sala, al primo piano del museo, è dedicata al lavoro in cava e presenta un diorama che riproduce le attività di cavatori e scalpellini nella grande cava del Monte Pietralata negli anni ’30 del 1900. La storia dell’attività estrattiva dei Monti del Furlo è raccontata anche attraverso una delle postazioni multimediali.