Ripascimenti, Ricci e Biancani: “Costretti ad intervenire con il nostro fondo di riserva”

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PESARO – Alle dieci della mattina Matteo Ricci chiude la giunta, entra nel suo ufficio e rivolge domande agli astanti: «Vi pare normale che il Comune deve intervenire con il fondo di riserva, mettendoci soldi di suo, per una competenza regionale?». L’interrogativo, evidentemente, è retorico: «La verità è che la Regione, nell’emergenza, ha lasciato i Comuni in ‘braghe’ di tela. E adesso, pur di salvare la stagione turistica e garantire ai pesaresi la possibilità di andare al mare, dobbiamo pensarci noi. Per una competenza non nostra. In una corsa contro il tempo. Ripeto: vi sembra possibile?». Conclusione del sindaco: «In giunta abbiamo deciso di stanziare 100mila euro per i ripascimenti, altrimenti gli stabilimenti balneari non aprono. Non potevamo fare diversamente. E’ un intervento che denota il senso di responsabilità del Comune e l’inadempienza della Regione».

Versioni. Ricapitoliamo. Nel pomeriggio di ieri le agenzie battono la decisione del governatore Spacca, che annuncia contributi a fondo perduto, fino a un massimo di 8mila euro, alle imprese balneari danneggiate dal maltempo. «I criteri di assegnazione sono stati approfonditi e condivisi con i Comuni, in un’ottica di fattiva collaborazione», si dice da Ancona. Ma secondo Andrea Biancani, «il Comune di Pesaro non è stato minimamente coinvolto: è una decisione del tutto unilaterale. Non siamo di certo contrari al fatto che gli stabilimenti ricevano fondi. Ma è sbagliato il metodo: da una parte si dà, dall’altra si toglie, e tanto, agli enti locali e allo stesso comparto». L’assessore spiega che «lo scorso anno, per i ripascimenti, dalla Regione avevamo avuto 176mila euro. Una cifra messa a bilancio anche nel 2015, progettazione compresa. Stiamo portando avanti un sistema innovativo, che prevede il prelievo della sabbia direttamente dal mare, senza utilizzare quella proveniente dalle cave. Il 27 aprile era già calendarizzata la Conferenza dei Servizi per l’approvazione propedeutica alla partenza immediata dei lavori. Ma la scelta della Regione ha stravolto le cose: non siamo contrari al contributo verso i privati ma non poteva essere fatto così, prendendo i soldi per i ripascimenti dagli enti locali».

Corsa. Dei 176mila euro iniziali per la sabbia, dunque, sembra che il Comune ne riceverà solo 46mila: «Ecco perché dobbiamo metterci di nostro 100mila euro, come intervento straordinario», osserva Biancani. «Ma questa è una competenza regionale in un anno, tra l’altro, profondamente emergenziale. In cui abbiamo subìto due calamità, a febbraio e marzo, che hanno depauperato ulteriormente la quantità di spiaggia presente. Mai come quest’anno era necessario mantenere quelle risorse. Lo avevamo segnalato più di una volta, anche formalmente. Dalla Regione abbiamo ricevuto 95mila euro in fase di assestamento, ma per soldi che destineremo alle scogliere, in corrispondenza delle situazioni più gravi». Biancani ha radunato gli operatori e i rappresentanti degli stabilimenti di ponente, levante e sottomonte: «Contiamo di partire subito con la gara, dopo la Conferenza dei servizi di lunedì prossimo. Intanto cercheremo di appaltare i lavori per quattro concessioni che non riuscirebbero a fare la stagione (uno a ponente, il resto sottomonte, ndr), nella scelta che è stata condivisa con tutti. Ci auguriamo di procedere entro il mese di maggio con i ripascimenti. Ma non sarà facile trovare imprese disponibili: bisogna correre».

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