PESARO – «Ambizioso e da combattimento». Così Matteo Ricci, candidato a sindaco del centrosinistra, definisce il suo programma elettorale nel giorno della presentazione ufficiale. Un programma costruito con il contributo di tanti cittadini e i suggerimenti delle forze politiche che lo sostengono. Nove, in tutto, i gruppi che hanno scelto di aderire al progetto di Ricci: Partito Democratico, Una città in Comune, Il Faro, Impegno Comune con Rito Briglia, Io Centro, LiberixPesaro, La Sinistra, Solo Pesaro e Matteo Ricci sindaco. «Tre liste politiche e sei liste civiche». Uno schieramento «forte e coeso», che ha le carte in regola, dice il candidato a sindaco, per avviare un nuovo progetto politico: «La nostra – commenta Ricci – è una coalizione di centrosinistra con una connotazione fortemente civica. Se questo schieramento uscirà vincente, come io credo, dalle elezioni del 25 maggio, da Pesaro nascerà un nuovo modello Marche. Le forze che hanno scelto di sottoscrivere il programma sanno che il nostro non sarà un compito facile. Dovremo essere molto veloci e determinati per realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati». Due i pilastri su cui si regge il programma elettorale: «Pesaro prima città delle Marche e Pesaro città nazionale». «Un tempo – spiega Ricci – c’erano i soldi e c’era il lavoro. Il nostro provincialismo era considerato un punto di forza. Ora, invece, rischia di essere solo una palla al piede. Dobbiamo allora darci da fare per contare di più, sia in Regione sia a livello nazionale. Anche, e soprattutto, per reperire le risorse che ci servono. E il nostro programma, ambizioso e da combattimento, ha ben chiare le sfide che ci aspettano».
Lavoro e sanità, i problemi principali di cui occuparsi: «Per uscire da questa crisi – prosegue Ricci – servono coraggio e innovazione. Ma per competere e stare al passo con i tempi occorre un cambio di mentalità, occorre ripensare tutta la macchina amministrativa. Abbiamo bisogno di una pubblica amministrazione più veloce, più tecnologica, meno costosa. Che semplifichi le procedure per chi vuole fare impresa e creare nuovi posti di lavoro e ci permetta di sviluppare settori importanti della nostra economia come il turismo e la manifattura». Sulla sanità: «Invito l’assessore Mezzolani e il presidente Spacca a fare un giro del nostro ospedale per vedere se le cose dette sono solo propaganda elettorale o la cruda realtà. Ripristino del budget a Marche Nord? Bene, verificheremo che alle parole seguano i fatti. Purtroppo abbiamo dovuto aspettare la campagna elettorale per sentirci dire che l’azienda Ospedali riuniti Pesaro e Fano è una priorità per la Regione». E ancora: «Mezzolani dice che dopo il 25 maggio finirà tutto? Dopo il 25, cambierà tutto. Per prima cosa, dopo le elezioni, faremo un consiglio comunale straordinario sulla sanità». Altrettanto netto il commento sul tema del nuovo ospedale: «Abbiamo bisogno di risposte chiare. Se la nuova struttura si fa, e si fa in tempi certi, bene. Se non si fa, o i tempi si allungano, l’organizzazione di Marche Nord va rimessa in discussione perché così non funziona.
Nello studio su viabilità e urbanistica che abbiamo consegnato due anni e mezzo fa alla Regione, in cui venivano prese in considerazione sei aree diverse, Fosso Sejore e Muraglia risultavano rispettivamente prima e seconda nella classifica dei siti più idonei per la realizzazione del nuovo ospedale. Adesso che il progetto del casello a Fenile è tramontato, Muraglia passa al primo posto. E’ inutile altrimenti che ci venga chiesto uno studio, se poi la Regione non ne tiene conto o ne tiene conto solo in parte. Questa è una questione prettamente tecnica, non elettorale. Ci sono momenti in cui il dialogo non basta, a volte serve uno strappo. L’abbiamo fatto. Se alzare la voce ci consente di portare a casa dei risultati – conclude Ricci – alzeremo la voce». Un grazie, infine, all’assessore comunale alla Cultura, Gloriana Gambini, che ha contribuito alla stesura del programma elettorale. «Sono arrivati tantissimi contributi da parte di cittadini e associazioni – commenta Gambini – e sono molto soddisfatta del lavoro che siamo riusciti a fare. Abbiamo optato per uno stile chiaro e semplice, così che possa essere comprensibile a tutti».