MAROTTA – Il Coordinamento FanoUnita ringrazia tutti gli elettori del Comune di Fano che domenica 9 marzo con il loro voto hanno dato, in maniera chiara ed inequivocabile, una forte risposta a tutti coloro che vogliono separarli dal proprio territorio per portarli sotto il Comune di Mondolfo. Infatti i cittadini di Torrette, Pontesasso e Marotta di Fano con una percentuale netta del 52%, hanno votato NO alla secessione dal proprio Comune. Questo è l’unico risultato che a noi del Coordinamento interessa e al quale guardiamo con soddisfazione per continuare a giocare questa partita che non è finita domenica notte, ma che andrà ben oltre i tempi supplementari.
Durante tutta la campagna referendaria, abbiamo sempre pensato che gli unici giudici-attori di questo trasloco dovevamo essere noi diretti interessati e non terzi, delegati da non si sa quale paventato diritto, tanto che, con tutto il rispetto per gli amici di Mondolfo, non abbiamo mai preso in considerazione di estendere la propaganda fuori dal nostro Comune. E’ comprensibile che i marottesi di mondolfo abbiano manifestato di volersi unire a noi tanto non avrebbero subito cambiamenti, ma è altrettanto chiaro oltre che sacrosanto che i cittadini del territorio di Fano hanno deciso di non voler assolutamente cambiare amministrazione. Precisiamo anche che siamo stati costantemente accusati di diffondere falsità, inganni, terrorismo, mentre in realtà abbiamo sempre operato nella legalità e verità, con toni pacati ed educati. A proposito di mala informazione noi sostenitori del No abbiamo dovuto spiegare ai nostri cittadini, fino all’ultimo giorno, che non si trattava di unire tutto il territorio di Marotta, che il centro abitato di Pontesasso veniva tagliato in due da un confine che ancora oggi molti residenti non sanno dove verrà posto e che soprattutto, con questo referendum non si sarebbe formato nessun Comune a Marotta.
Quindi ad alta voce diciamo a tutti i nostri sostenitori che per noi, il risultato nato dai seggi di Marotta di Mondolfo, non ha alcuna valenza in sede decisionale ma conta solo la volontà di chi cambia territorio e di chi non troverebbe più tutto ciò che ha usato fino a ieri. Ribadiamo anche che la natura del referendum è consultiva e come tale sarà seguita da una attenta analisi dei risultati da parte della Regione a tutela di ciò che semplici numeri o percentuali possono nascondere. A tal proposito ci rincuorano le parole del Presidente Gian Mario Spacca il quale personalmente, prima della consultazione, ci ha rassicurato dicendoci che il voto degli estremi territoriali, specie quelli sotto mondolfo, avrebbero avuto un peso decisamente inferiore e che, seppur non fosse previsto il quorum, il dato dell’affluenza, (poi dimostratosi palesemente basso, solo il 57%) non sarebbe stato trascurato.
Concludiamo rassicurando i nostri sostenitori che per quanto ci riguarda, questo è solo il primo raund di un match ancora lungo che ci vedrà protagonisti di una battaglia attraverso tutte le sedi istituzionali. Il Sindaco Stefano Aguzzi, che già all’indomani dell’esito referendario ha ribadito che venderà cara la pelle per difendere il suo territorio e i diritti dei suoi cittadini, ci appoggia caldamente e sarà nostro attivo alleato fino all’ultimo giorno del suo mandato.
I prossimi giorni saremo sempre presenti nei giornali, e su tutti i mezzi di comunicazione per aggiornarvi costantemente sull’evoluzione della vicenda.
Di nuovo GRAZIE a tutti voi perché il vostro appoggio e sostegno che avete dimostrato, ci riempie di entusiasmo e ci carica per lottare e portare a termine il nostro… il Vostro progetto.
Coordinamento FanoUnita
Temo che a “FanoUnita” abbiano ecceduto col vino….Quel 52% dato al NO, è il risultato della somma dei voti di Marotta di Fano, Ponte Sasso e Torrette. Quindi non solo di quei cittadini per i quali si paventa “il cambiamento” ma anche di quelli limitrofi per i quali non si paventa niente. Se invece si considerano i voti della sola Marotta di Fano, lì è il SI ad aver vinto, non con % bulgare (come lo è il 67% finale comprensivo di tutti gli aventi diritto) ma comunque molto significative. Riassumendo: tra i Marottesi di Fano ha prevalso il SI, tra i Marottesi di Mondolfo ha prevalso il SI, a Ponte Sasso e Torrette ha prevalso il NO. Conteggiando tutti ha alla fine prevalso nettamente il SI. Ora a fronte di tali numeri, onestamente non capisco proprio come qualcuno possa sostenere che possa aver prevalso il NO. Capisco che per chi fa politica i numeri sono spesso variabili da “stirare” a proprio piacimento, ma solitamente ci dovrebbe essere un limite anche al ridicolo, se si è onesti intellettualmente (se lo si è, appunto…).
Ma bisogna chiarire la verità dei fatti. Sono il 67% i SI all’unificazione come dice Fano Informa ( http://www.viverefano.com/index.php?page=articolo&articolo_id=457396 ) o è esatto il 52 % dei fanesi interessati che ha detto NO, come sostenete Voi ?
Può darsi che “FanoUnita” abbia ecceduto anche col vino ma certo i suoi rappresentanti sono di quelli che la sera di qualsiasi elezione dicono che hanno sempre vinto! Ma a Ponte Sasso e Torrette si dice “axè” o “d’axè” oppure “a colmò”! Fate il test linguistico dialettale che anche a detta di Dante (De vulgari eloquentia) vale l’appartenenza ad un territorio.