PESARO – “Ad alcuni associati di Confcommercio è giunta voce che attraverso i social vari soggetti si stanno organizzando per reperire i nominativi dei ristoranti che, ai sensi di legge, chiederanno il green pass ai loro clienti: ciò al fine di procedere alla formulazione di recensioni negative nei loro confronti e così danneggiarli nell’esercizio della loro attività. Pertanto, invitiamo chiunque abbia notizie dettagliate in merito, a darne comunicazione a questa Associazione che, immediatamente, attraverso il proprio legale di fiducia, presenterà un esposto presso la Procura della Repubblica, affinché verifichi ogni possibile ipotesi di reato. Ciascuno potrà rivolgersi a Confcommercio Pesaro, tel. 0721/698274 – e-mail: segreteria@ascompesaro.it chiedendo dell’Avv. Marcello Maffei”.
“Precisiamo che i nostri operatori devono, da Dlgs. 23 luglio 2021 n° 105 verificare il Green Pass per coloro che consumano all’interno dei loro locali (escluso consumo al banco), e quindi non sono i responsabili di tale richiesta e pertanto non capiamo e non accettiamo che vengano etichettati, denigrati e invitati al fallimento su una catena social senza volto. Paradossalmente è come se noi attaccassimo il benzinaio per l’aumento del prezzo della benzina”.
“Dietro a ogni attività, partita iva, ristorante, pubblico esercizio, etc. ci sono datori di lavoro famiglie, investimenti sul territorio e pagamento di tasse che ricadono sia sulla sanità pubblica che sulla qualità di vita dei cittadini”.
Ufficio Direzione Confcommercio Marche Nord
Quindi per la confcommercio l’aumento del prezzo della benzina è pari al trattare delle persone sane ed oneste come dei cani da sbattere fuori dal locale? Andiamo bene…
Io credo che la Confcommercio dovrebbe alzare la voce contro questo “abominio”, sono luoghi pubblici dove non è possibile fare sedere alcune persone! Questa è discriminazione bella e buona, è come ritornare al 1933… e ne siete complici! Sono d’accordo con voi che dietro ogni attività c’è un imprenditore, una famiglia! Cosa avete fatto voi come associazione? nulla come nulla ha fatto la gran parte delle associazioni! E comunque ci sono persone imprenditori che godono di questo, senza considerare che forse le stesse persone che oggi discriminano solo le stesse che per primi li hanno sostenuti, andando da loro quando potevano solo lavorare con l’asporto, i primi ad entrare alla riapertura… e oggi devono stare fuori!! Tutti dovremo metterci una mano sulla coscienza e cercare di comprendere veramente cosa sta accadendo!! Saluti
Bè, non è insolito scegliere il distributore di benzina col prezzo più basso o che offre un miglior trattamento al cliente, si chiama libero mercato caro il mio conf-commercio, la ossessiva e oppressiva richiesta del greenpass a scapito di rispetto e gentilezza sono sicuri elementi di preferenza commercialmente parlando, e nell’epoca delle recensioni online tale preferenza non può che trovare il giusto spazio… in termini di legge.