FANO – Lunedì 20 aprile la Terza Commissione Consiliare “Politiche giovanili, politiche sociali ed educative” ha incontrato il Collettivo Re-public: erano presenti Stefano Brecciaroli, Carlotta Butera e Andrea Perugini che hanno portato un sapere spesso poco conosciuto, ricavato da esperienze dirette e volontarie. E’ stato un interessantissimo scambio intergenerazionale.
Il collettivo Re-public è un’associazione di promozione sociale, nata sedici mesi fa dall’unione di molte associazioni che avevano già condiviso dei percorsi ed erano pronte ad aprire e mettere in comune i loro laboratori di idee.
Il collettivo Re-public, cofinanziato dalla Regione Marche-Assessorato delle politiche giovanili in base alla legge N. 24 del 2011, propone con nuovi linguaggi tematiche fondamentali quali la partecipazione attiva e la responsabilità diffusa, il tema del riciclo e dello scambio, del riuso degli spazi pubblici dismessi e la sostenibilità ambientale; prevede una serie di azioni continuative nell’area di pertinenza degli ambiti VI e VII.
Nei giorni 3, 4 e 5 luglio 2015 organizzerà nell’area del Pincio il Re-public festival: musica, arte, informazione, spettacolo, Km 0, consapevolezza , installazioni.
La prima edizione del festival del 2014 ha visto una buona affluenza di pubblico che ha potuto partecipare a conferenze, incontri, banchetti del baratto, laboratori per bambini, premiazioni di concorsi vari, concerti e stand gastronomici con cibo bio a Km 0 e con esclusivo consumo di birra bassa gradazione alcolica di un produttore locale e di acqua del rubinetto. Le iniziative del Collettivo Re-public coinvolgono un gran numero di giovani in attività di valore sociale, culturale ed anche ricreativo; mostrano un modello di buone pratiche messe in atto da una generazione che spesso viene citata per comportamenti negativi, devono servire per far conoscere che esiste un modello altro dello stare insieme e dell’impegnarsi in maniera costruttiva. Il loro successo è dimostrato dai tanti contatti che attraverso la rete giungono da tante parti d’Italia sulla pagina facebook dell’associazione. Spetta anche a chi amministra la città far risuonare la voce di questi giovani, creare le condizioni perché questo modello diventi contagioso a beneficio di tutta la comunità e sia promotore di altri laboratori di idee.
La Terza Commissione Consiliare