Quando l’ex socio è infedele, Kontrol Service Fano: “Aveva sottratto il database clienti per poi offrire sconti”

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FANO – Soci infedeli, fughe di notizie e di documenti riservati che filtrano verso l’esterno, atti illeciti che mettono a rischio il “know how” aziendale. Sono alcune delle casistiche maggiormente frequenti per chi si occupa di indagini in campo imprenditoriale. E’ il caso dell’agenzia Kontrol Service di Fano (Pesaro-Urbino), che è intervenuta in soccorso di un’azienda rimasta invischiata in una situazione inaspettata. 

 

Spiega Alessandro Giuliani della Kontrol Service: “Un caso emblematico dell’importanza cruciale di un’indagine aziendale tempestiva è rappresentato dalla vicenda che ha coinvolto la nostra agenzia investigativa e una azienda del settore antifurto che si occupa di installare e fare assistenza. I responsabili dell’azienda ci hanno contattato spiegando di trovarsi in una situazione di grave crisi economica in seguito all’uscita di un altro socio. Il calo del fatturato era stato repentino e inspiegabile, nonostante l’apparente regolarità dell’operatività aziendale. Dopo un iniziale periodo di sconforto, il socio rimasto ha deciso di approfondire le ragioni dietro questa contrazione improvvisa”.

 

Prosegue Giuliani: “Nonostante non vi fossero state lamentele dai clienti né peggioramenti nei servizi offerti, la lista delle disdette contrattuali e quella degli ordini si stava assottigliando drasticamente. Di fronte all’assenza di cause visibili, l’ipotesi più plausibile era che vi fosse un’interferenza esterna, probabilmente ad opera dell’ex socio. Su indicazione dell’avvocato, abbiamo avviato un’indagine aziendale per verificare la possibilità di concorrenza sleale e sottrazione di clientela con dolo. L’indagine ha rivelato che il socio fuoriuscito, ora collaboratore di una nuova azienda concorrente, aveva utilizzato informazioni riservate e soprattutto sottratto il database clienti per poi contattarli offrendo sconti significativi sull’assistenza impianti incentivando così il trasferimento di questi ultimi alla nuova impresa”.

 

Conclude Giuliani: “Attraverso una raccolta accurata di prove, tra cui testimonianze, corrispondenze email, foto e video, siamo stati in grado di dimostrare l’illecito. Le risultanze investigative hanno giocato un ruolo determinante nel procedimento giudiziario, culminato con una condanna del responsabile per concorrenza sleale e utilizzo abusivo di informazioni riservate. Il tribunale ha stabilito un ingente risarcimento danni, quantificato in quasi un milione di euro, a favore dell’azienda danneggiata”.

 

Molti sono i campi di intervento di agenzie che si occupano di investigazioni aziendali. La bonifica ambientale, tramite rilevazione di microspie, tutela la privacy nelle trattative sensibili. Per contrastare furti e mobbing, si può ricorrere a investigatori sotto copertura, mentre il controllo dell’assenteismo e l’uso corretto dei permessi, inclusi quelli della Legge 104, evitano abusi. Le investigazioni patrimoniali e il contrasto alla concorrenza sleale proteggono da insolvenze e violazioni dei patti. Prima delle assunzioni, verifiche pre-assunzionali sui candidati limitano i rischi aziendali. Altri interventi includono pedinamenti, mystery shopping, cani antidroga per un ambiente sicuro e whistleblowing per segnalazioni anonime, proteggendo così l’azienda e mantenendo il rispetto delle normative.

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