PESARO – “Dopo l’esclusione politica di Luca Ceriscioli dalla corsa alla segreteria regionale del Pd e con lui di un pezzo importante del Pd regionale, nei territori cresce l’indignazione. I telefoni della federazione provinciale dei Pesaro e Urbino sono stati subissati di telefonate provenienti da numerosi segretari e iscritti appartenenti ai circoli della provincia di non aprire i seggi per le Primarie del 16 febbraio, giorno in cui si dovrebbe eleggere il prossimo segretario regionale del Pd delle Marche”. Lo afferma in una nota il segretario PD della Provincia di Pesaro Urbino Giovanni Gostoli.
“Nei giorni scorsi, anche prima della presentazione delle candidature – spiega Gostoli – avevo proposto di cogliere l’opportunità di rinviare il congresso regionale, perché nei territorio era diffuso un sentimento di forte disagio in merito al dibattito che si stava sviluppando. La priorità di tutto il Pd, provinciale e regionale, era e resta quella di vincere le prossime elezioni amministrative, sfide su cui tutti dovremmo essere concentrati. Al contrario le contrapposizioni che si sono create in queste ultime settimane in merito alla corsa per la segretaria regionale del pd rischiano di incidere negativamente anche nel voto per rinnovare i sindaci dei vari comuni”.
“E’ inaccettabile – conclude Gostoli – negare la possibilità a un sindaco di correre per la segreteria Pd, soprattutto nel momento i cui lo stesso segretario nazionale del partito è sindaco di una città e candidato a ricoprire il secondo mandato. Oltretutto Ceriscioli tra un mese concluderà il mandato e rispetto ad altri non avrebbe doppi incarichi. Senza confronto il congresso perde di senso e di entusiasmo. Ciò che viene meno non è una persona, ma la possibilità di un dibattito vero escludendo una proposta politica all’insegna del cambiamento e del rinnovamento”.