FANO – La prima pietra fu posata nel 1998, poi più nulla. Ora i lavori di completamento del santuario dedicato al Sacro Cuore di Gesù a Ca’ Staccolo di Urbino potranno riprendere e quindi essere ultimati. L’annuncio lo ha dato Giovanni Tani, arcivescovo di Urbino insieme al presidente della Fondazione che gestisce l’opera voluta dal fondatore Don Elia Bellebono, venerdì pomeriggio al termine della Santa Messa trasmessa in diretta su Fano TV e disponibile sul nostro canale YouTube. “Oggi per completare questo santuario ci vogliono 3 milioni di euro. Una buona parte li mettiamo noi come Fondazione, ha detto il presidente, una parte la Cei con l’8X1000 e l’ultima i fedeli con le offerte”. E i soldi negli ultimi tempi sono arrivati nelle casse della Fondazione, in gran parte provenienti dal Nord Italia, un po’ meno – circa 250mila euro nell’ultimo anno – dagli Urbinati. E questo probabilmente perchè don Elia era di Bergamo e negli ultimi decenni della sua vita ha vissuto in una cella dell’Eremo di Monte Giove a Fano, lontano quindi dalla città Ducale. Ed è forse anche per questo che gli Urbinati il santuario se lo sentono lontano. Eppure è stato Gesù stesso, in una delle tante apparizioni a don Elia a scegliere questo luogo. Un’opera che si estende su 22 ettari di terreno e che comprende non solo la chiesa ma anche una casa di spiritualità dove potranno alloggiare gli studenti, una cappella e un ampio parcheggio. Una volta terminati i lavori, l’intera opera verrà donata ai Gesuiti così come ordinato da Gesù, in quanto “sono loro i più preparati a lavorare tra i giovani studenti” – ha sempre riferito don Elia.
Fano – Dopo 20 anni riprenderanno i lavori per completare a Urbino l’opera del Santuario dedicato al Sacro Cuore di Gesù