FANO – È stato presentato ieri sera ai residenti di Ponte Sasso il DOCFAP, il documento che raccoglie le alternative progettuali commissionate per la realizzazione delle infrastrutture finalizzate a prevenire gli allagamenti. A illustrare i contenuti dello studio è stata la Net Engineering, che ha evidenziato con chiarezza le criticità esistenti e le soluzioni più efficaci da adottare. La volontà è quella di realizzare un canale di gronda posizionato strategicamente ai margini delle aree abitate e urbanizzate, per deviare il più possibile le acque provenienti dai campi, evitando così che raggiungano centri abitati e strade. Inoltre, sarà realizzato un nuovo canale di scolo verso il mare e potenziata la capacità idraulica del Rio Crinaccio. Il sindaco Luca Serfilippi ha sottolineato la determinazione dell’attuale amministrazione nel concretizzare gli 8 milioni di euro disponibili, rispondendo finalmente alle esigenze di tantissime famiglie esasperate che vivono da dieci anni con il timore costante degli allagamenti.
All’incontro, oltre ai tecnici della Net Engineering, erano presenti i tecnici comunali guidati dal dirigente dei Lavori Pubblici Adriano Giangolini e l’assessore Gianluca Ilari, che ha dichiarato: “Abbiamo fortemente voluto questo confronto con i cittadini per condividere il progetto e accogliere le loro richieste. È stato un incontro positivo e partecipato. Tra i suggerimenti più rilevanti è emersa con forza l’importanza di intervenire sul fosso di Santa Vittoria, al confine tra Fano e Mondolfo, un aspetto già precedentemente considerato, che richiederà necessariamente un accordo collaborativo fra i comuni. La presenza all’incontro del sindaco di Mondolfo conferma che stiamo andando nella giusta direzione, con un approccio integrato e coordinato”.
Un altro tema affrontato riguarda i tempi per la realizzazione degli interventi, che saranno molto stretti. “Siamo di fronte a una vera corsa contro il tempo – ha precisato Ilari – poiché la struttura commissariale ha vincolato questi fondi al PNRR: dovremo affidare i lavori entro giugno 2025 e concluderli entro giugno 2026″.
“Chiediamo ai cittadini – concludono Serfilippi e Ilari – di individuare punti di convergenza e di collaborare attivamente per favorire lo sviluppo del progetto senza intoppi, così da garantire finalmente una risposta concreta e definitiva ai problemi di allagamento degli ultimi dieci anni”.