Premio scolastico “Luci nel buio della Shoah”: a Mombaroccio la premiazione della sesta edizione

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MOMBAROCCIO – Il convento del Beato Sante di Mombaroccio è tornato ad animarsi, nel  pomeriggio di mercoledì 29 maggio scorso, con i volti e le voci dei giovani premiati nella sesta  edizione del concorso scolastico nazionale “Luci nel buio della Shoah” – Mombaroccio – Sarano.  Anche quest’anno diverse classi scolastiche del nostro Paese si sono fatte coinvolgere in altrettanti  percorsi alla scoperta di persone in carne ed ossa che hanno ascoltato la loro coscienza ed hanno fatto  di tutto per salvare vite e il senso più profondo dell’essere umani. E tra queste, in nove hanno fatto la  differenza! Tante storie da conoscere per guardare in modo diverso le violenze, discriminazioni e  fatiche che anche oggi chiedono attenzione e impegno, ancor più necessarie in tempi fortemente  segnati da violenze e guerra. 

Il premio è diviso in tre sezioni. Nella “Letteraria” ha vinto la classe III C Scuola Secondaria di 1°  Grado Plesso “Virgilio” di Cremona che ci ha fatto conoscere due “giusti” attraverso la tecnica del  Caviardage, che consiste nell’elaborare delle poesie partendo da testi già scritti come dei fogli di  giornale oppure pagine di libri da macero, ad esempio utilizzando vecchi racconti. Nella sezione  “Scuola primaria” sono stati premiati i bambini e le bambine del plesso “Tonelli” di Cattabrighe, Pesaro, appartenente all’I.C. “Alighieri”. Con fantasia e impegno hanno ricostruito la vicenda di  Emanuele Di Porto, ebreo romano di 12 anni e la sua singolare storia di salvezza. Per la sezione  “Multimediale”, hanno ricevuto il primo premio gli alunni dell’I.C. Noceto “Rita Levi-Montalcini” – Classi III A, III C, III D e III F Scuola Secondaria di 1° Grado Plesso “Biagio Pelacani” di Noceto,  provincia di Parma. L’evento preso in considerazione nel video che hanno realizzato si è verificato a  Nonantola nel corso della Seconda Guerra Mondiale e ha portato alla salvezza di 73 ragazzi ebrei  provenienti da diversi Stati del centro Europa. 

Comune di Mombaroccio – Provincia di Pesaro e Urbino – Piazza Barocci n. 4 – 61024 Mombaroccio  premio@mombaroccioshoah.it – www.mombaroccioshoah.it

Il racconto di un avvenimento è più importante dell’avvenimento stesso (A. Sarano) 

Premio Mombaroccio-Sarano 

Luci nel buio della Shoah 

Per le scuole italiane di ogni ordine e grado 

Sesta Edizione – A.S. 2023/2024 

Queste le altre scuole premiate: Istituto “F. Cavallotti”, Cassano Magnago (Varese); I.T.E.T. “P.  Giannone – E. Masi” – Classe III GAT, Foggia; Liceo “T. Mamiani” – Classe III B Linguistico,  Pesaro; I.C. “Valtrebbia” – Classi I C, II C e III C Scuola Secondaria di 1° Grado Plesso di Rovegno (Genova); Direzione didattica “1° Circolo Formigine” – Classe V H Scuola Primaria Plesso “Ferrari”,  Formigine (Modena); Istituto “Sacra Famiglia” – Classi V A (capofila), IV A e III A Scuola Primaria,  Voghera (Pavia). 

Il premio “Luci nel buio della Shoah” viene bandito dal Comune di Mombaroccio (PU) ed è rivolto a tutte le scuole  italiane. L’idea nasce dalla necessità di mantenere viva la memoria di quelle persone che, durante la Seconda guerra  mondiale, hanno messo a rischio la loro vita per la salvezza di chi era perseguitato dalle leggi razziali. In particolare a  Mombaroccio avevano trovato scampo numerosi ebrei tra cui la famiglia di Alfredo Sarano, che era il segretario della  comunità israelitica di Milano e che, prima di fuggire, era riuscito a nascondere le liste di 14mila ebrei milanesi. Un  gesto eroico grazie al quale migliaia di persone riuscirono a salvarsi dai campi di sterminio. A Mombaroccio la famiglia  Sarano fu protetta dai frati del convento del Beato Sante, da alcune famiglie di contadini e da un giovane comandante  tedesco della Wehrmacht, il bavarese Erich Eder che, scoperta l’identità degli ebrei, scelse di non denunciarli, salvandoli  così dalla deportazione. Per questo gesto l’ufficiale è stato insignito nel 2021 del riconoscimento dei Giusti dalla  fondazione internazionale Gariwo. 

 

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