Pieretti: “Il disagio giovanile si contrasta con spazi dedicati e attività specifiche”

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FANO – “I fatti recentemente accaduti al Lido si inseriscono in un quadro più ampio di comportamenti trasgressivi e devianti che coinvolgono gruppi di giovani, un fenomeno diffuso in molte città italiane e non solo”. Lo dichiara il consigliere comunale con delega alle Nuove Generazioni Davide Pieretti che puntualizza: “Fano non è diversa da altre realtà italiane, e questi episodi sono anche il riflesso di anni difficili, segnati dagli effetti post-Covid. Per rispondere a questa situazione, il Servizio Sociale di Ambito ha potenziato il gruppo di operatori già attivo, con l’obiettivo di intercettare i luoghi e i giovani a rischio, proponendo percorsi di aggregazione positiva. È un lavoro che richiede monitoraggio costante, perché i luoghi e le modalità di aggregazione giovanile cambiano velocemente, anche grazie alle dinamiche virtuali sempre più diffuse”.
“Tuttavia, la vera chiave per prevenire il disagio giovanile è offrire opportunità e spazi dedicati – continua Pieretti -. Ne è una dimostrazione l’esperienza di S. Orso, dove la collaborazione tra famiglie, scuola, oratorio e servizio sociale ha permesso di recuperare un contesto di vivibilità e socialità. Un modello replicato anche alla Rocca Malatestiana, dove sono state organizzate attività musicali e tecnologiche per coinvolgere i ragazzi in maniera costruttiva”.
“Il problema centrale è la mancanza di spazi per i giovani a Fano – sostiene Davide Pieretti – Troppo spesso i ragazzi non hanno luoghi dove esprimersi, sviluppare i propri talenti o semplicemente socializzare. È su questo che stiamo lavorando concretamente, e non con semplici proclami. Abbiamo presentato un progetto per ottenere un contributo tramite l’avviso ANCI, destinato alle associazioni giovanili per la gestione della Casa del Custode dell’ex Campo d’Aviazione. Inoltre, abbiamo avviato il percorso per aprire i circoli ricreativi anche alle consulte e ai gruppi giovanili del quartiere. A questo si aggiunge il progetto ITI per la riqualificazione urbana di spazi destinati ai giovani”.
“Vogliamo dare ai giovani non solo attenzione, ma strumenti e luoghi concreti per costruire il loro futuro, investendo in progettualità serie e durature” conclude Pieretti.

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