FANO – Ho letto l’interessante articolo “Un Museo della marineria fanese” pubblicato ieri nell’ambito di Occhio alla notizia. E’ interessante che un candidato Sindaco esprima la sua proposta riguardo ad una struttura dell’Università di Bologna che opera a Fano dal 1939. Non è una struttura in abbandono o da salvare dal momento che assolve ai suoi compiti di ricerca e didattica come tutte le strutture universitarie, ha un bilancio per ricerche di oltre 500.000 Euro all’anno e da lavoro a oltre 12 persone senza gravare sulle tasche dei contribuenti. Nei compiti dell’Università degli Studi di Bologna non vi è quello di fare o mantenere un Museo della marineria ma, come per il passato, vi è l’attenzione dell’Università a tutte le proposte dell’Amministrazione Comunale.
Un Museo, oltre ai costi di allestimento e mantenimento, ha dei costi per l’apertura al pubblico, per le pulizie e per spese generali. Il Comune di Fano, la Provincia di Pesaro, la Regione Marche e la Cassa di Risparmio di Fano, insieme all’Università di Bologna hanno realizzato, oltre 20 anni fa, la sede del Laboratorio di Biologia Marina e Pesca: è un esempio di cosa si può fare in collaborazione. Dalla collaborazione dell’Università degli Studi di Bologna con la Direzione Generale Pesca Marittima e Acquacoltura del MiPAAF di Roma è stato possibile realizzare la nave da pesca scientifica ANDREA. Mi risulta che altre Università a Fano hanno avuto ed hanno ancora rapporti di collaborazione con il Comune di Fano. Vi è la disponibilità ad ascoltare e verificare tutte le proposte che portino ad una valorizzazione dell’attività dell’Università degli Studi di Bologna così come siamo disponibili a mostrare al candidato Sindaco, qualora voglia verificare, che non vi è incuria o abbandono ma siamo in un luogo di lavoro.
Corrado Piccinetti