PESARO – Continua l’attività del personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Pesaro e Urbino, volta a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti in questo centro, in particolare nei confronti di giovani stranieri originari del centro Africa, attivi nello spaccio di eroina.
In particolare l’attenzione degli investigatori, in questo ultimo periodo, si è concentrata su un cittadino nigeriano, dimorante in una località ubicata nel territorio del Comune di Pesaro, che coadiuvava una sua connazionale nella gestione di un negozio di prodotti etnici sito in questo centro. Le notizie raccolte sul suo conto dello straniero indicavano, infatti, come soggetto attivo nello spaccio di eroina.
Al fine di riscontrare quanto emerso nei suoi confronti, i poliziotti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, appreso che l’uomo era solito spostarsi con l’autobus dalla località di residenza sino a Pesaro e sospettando che in tali frangenti trasportasse della droga, hanno deciso di attenderlo presso la fermata precedente rispetto a quella alla quale usualmente scendeva, prendendo poi posto sul mezzo, per osservarne i movimenti senza farlo insospettire.
E’ infatti oramai noto agli investigatori che spesso gli spacciatori ed in particolare quelli di origine nigeriana, sono soliti nascondere le dosi di eroina all’interno del cavo orale. A tale scopo le dosi vengono confezionate diversamente dai soliti involucri (semplicemente chiusi termicamente). Le stesse vengono infatti avvolte in ulteriori strati di cellophane e carta assorbente allo scopo di sigillarle ermeticamente e di poterle ingerire, nel caso venissero intercettati dalle Forze dell’Ordine, senza rischiare che si aprano all’interno dello stomaco, con conseguente rischio di riportare gravi lesioni se non addirittura la morte.
Una volta individuato il soggetto seduto a metà pullman, uno degli operatori gli si è avvicinato, qualificandosi. Realizzato di essere stato scoperto l’uomo si è irrigidito, dando l’impressione che avesse effettivamente qualcosa in bocca e che stesse per inghiottirla. I poliziotti, pertanto, anche allo scopo di tutelare l’incolumità del soggetto, dopo averlo bloccato, hanno compiuto manovre finalizzate ad indurlo a espellere quanto teneva in bocca, ovvero n.12 dosi, c.d. “palline”, contenenti eroina per il peso complessivo di grammi 11 circa.
L’intervento inizialmente ha causato un certo allarme fra gli altri passeggeri, i quali sul momento non comprendevano quanto stava avvenendo, per poi tranquillizzarsi una volta resisi conto che si trattava di un’operazione di Polizia nei confronti di uno spacciatore.
Le successive perquisizioni hanno consentito di sequestrare ulteriori 27 dosi, occultate nell’abitazione dello straniero, all’interno di uno stereo e altre 6 “palline”/dosi di eroina, identiche a quelle tenute in bocca dall’uomo, nascoste presso il negozio da questi frequentato.
Complessivamente è stato recuperato un quantitativo pari a circa 35 grammi di eroina, oltre al materiale per il confezionamento delle dosi e alla somma di 350,00 euro, ritenuta provento dello spaccio.
A conclusione delle operazioni di perquisizione eseguite nel negozio di prodotti etnici sito in questo centro, è stato richiesto l’intervento sul posto di personale del Comando di Polizia Locale di Pesaro, che, effettuati alcuni approfondimenti, ha proceduto alla chiusura dell’esercizio per 5 giorni, stante l’inottemperanza alle normative COVID. Lo stesso personale, appurate anche alcune evidenti irregolarità di tipo sanitario, ha fatto convogliare sul posto anche alcuni operatori dell’ASL che hanno proceduto al sequestro di due congelatori, al fine di verificare e accertare le modalità di conservazione e la tracciatura degli alimenti presenti all’interno.
Il nigeriano è stato tratto in arresto dai Poliziotti della Squadra Mobile e su disposizione del P.M. di turno, ristretto in carcere. Nel corso della mattinata odierna il Giudice del Tribunale di Pesaro convalidava l’arresto ed emesso nei confronti del medesimo la misura cautelare della custodia in carcere.