PESARO – Al via, domani, lo screening a studenti e personale delle scuole superiori. Una grande operazione di prevenzione promossa dal Comune insieme ad Ail Pesaro, Croce Rossa, Protezione Civile, Aspes e Provincia. «Il ringraziamento a tutti coloro che si sono adoperati alla realizzazione dell’operazione: dagli assessori coinvolti, ai dirigenti, a chi praticamente effettuerà lo screening – spiega il sindaco Matteo Ricci -. Non era facile trovare medici e infermieri, in un periodo di forte stress per il sistema sanitario italiano».
Un lavoro lungo, iniziato i primi di gennaio con un’ipotetica apertura delle scuole il 7 di gennaio. «Abbiamo proposto alla Regione il progetto – continua –, una storia che conosciamo tutti e che ha portato il Comune ad acquistare i dispositivi per poterlo realizzare. Nessuno di noi immaginava che un’azione di buon senso potesse scatenare polemica e non è nostra intenzione farla. Le Marche potevano essere una delle regioni più sicure d’Italia, per quanto riguarda il rientro a scuola, grazie al fatto che hanno una fornitura molto elevata. Un servizio, che a mio parere, doveva essere fatto in tutto il territorio. A noi interessa che da giovedì la scuola possa essere più sicura. Ci siamo mossi esclusivamente per questo motivo, per un lavoro di prevenzione della nostra città. Spero che la Regione torni sui suoi passi, per fare lo screening a tutti gli studenti. Nelle Marche ci sono tamponi per effettuare circa un controllo al mese».
Screening degli studenti, riorganizzazione del trasporto pubblico e percentuale in presenza, sono state le tre questioni poste a livello nazionale, «che altre realtà italiane e del territorio hanno messo in atto. Nelle Marche, lo hanno fatto ad Ascoli, Moie, Civitanova, Mombaroccio».
L’operazione. Come ha spiegato l’assessore alla Coesione Mila Della Dora, lo screening coinvolgerà 367 classi, 8478 studenti, 1117 tra docenti e personale Ata, 35 tra medici e infermieri e altri 50 volontari tra CRI e Protezione Civile: una grande squadra messa in campo dal Comune. «Un’operazione importante messa in campo perché vogliamo che i ragazzi riprendano, dopo tanto, la loro attività scolastica in piena sicurezza. Una condizione che loro stessi, anche attraverso i rappresentanti di istituto, avevano indicata come necessaria per il rientro in classe».
Lo screening. Il primo turno inizia domani, dalle 8:30 alle 13:30 al Mengaroni, Cecchi e Campus scolastico (nel pomeriggio i test saranno effettuati al personale docente e Ata dalle 14:30 alle 18:30). Venerdì 29 gennaio gli screening saranno eseguiti, al mattino, al Campus, Santa Marta e Mengaroni.
Il secondo turno è previsto il 2 febbraio, con i test in programma al Campus, Santa Marta e Mengaroni e il 3 febbraio al Campus, Cecchi e Mengaroni (in cui confluiranno gli studenti delle scuole del centro storico e quelli della Nuova Scuola; al liceo Marconi tutti i ragazzi del Campus).
L’assessore alla Crescita Giuliana Ceccarelli ha ringraziato «le scuole che hanno vissuto un lungo periodo di sofferenza alleviato dalla professionalità dei dirigenti e dei docenti. I ragazzi sono entusiasti di tornare in classe e di riprendere i rapporti di socialità ed empatia sviluppati con gli insegnanti e con i compagni. Questa iniziativa, un supporto sanitario che stiamo offrendo in sinergia con tutta la comunità, è un bel esempio che i nostri giovani siamo certi apprezzeranno».
In rappresentanza dei dirigenti scolastici, il preside del liceo Marconi Riccardo Rossini: «Felici di riaprire le scuole, ma siamo anche preoccupati perché siamo nel mezzo di una pandemia. La scuola può attivare alla fine, se vengono garantite tre condizioni: vaccinazione del personale scolastico, screening periodico, tracciamento. Questa operazione è la dimostrazione di una sinergia fantastica tra più enti e associazioni».
I nomi degli eventuali positivi individuati verranno trasmessi da Ail Pesaro (soggetto sanitario che gestisce l’anagrafe dello screening), direttamente ad Asur che attiverà il classico protocollo di isolamento. «Un’operazione doverosa e giusta – dice il presidente Massimo Sierra – perché guarda al futuro. I ragazzi hanno voglia di tornare a scuola, pur consapevoli di ciò che sta succedendo. Siamo orgogliosi di poter partecipare a questa grande operazione per la città».
I tamponi rapidi. Partner tecnico dell’operazione Aspes: «La prima tranche di tamponi, circa 4500, è stata consegnata – così il presidente Luca Pieri -, insieme ai dispositivi di protezione individuali. Hanno una duplice impiego, sia nasale che faringeo. Comune chiama, Aspes risponde, come già successo qualche settimana fa con i saturimetri, consegnati alle famiglie pesaresi».
A supporto dell’iniziativa, anche Croce Rossa: «A disposizione ci saranno 30 volontari al Campus – afferma Stefano Palma -. La grande maggioranza dei giovani ha gestito la pandemia con responsabilità, fondamentale dare loro la possibilità di rientrare a scuola in sicurezza».