FANO – Si svolgerà Lunedì 10 febbraio 2020 dalle ore 18:30 presso Chiesa di Santa Maria del Gonfalone di Fano la presentazione del libro “Per ricordare un giorno non basta. L’esodo giuliano-dalmata nelle Marche” curato dal consigliere regionale Mirco Carloni che fa parte della collana dei Quaderni del Consiglio regionale delle Marche. L’evento organizzato dall’associazione culturale fanese Ex Concordia Felicitas rientra nelle iniziative istituzionali della Giornata del Ricordo avendo ottenuto il patrocinio dell’Assemblea Legislativa delle Marche.
A relazionare, oltre a Mirco Carloni che ha curato l’intera pubblicazione e scritto un capitolo storico-politico, sarà presente Matteo Piccini, esule dell’isola di Lussino, che come tanti altri esuli istriani, dalmati e giuliani patì le vicende di quel periodo. Nel libro Piccini ha ricostruito la storia della sua famiglia (comune a quella di molte altre) costretta a fuggire dall’isola natia verso Trieste e, successivamente, verso Ancona. Il cuore del libro è costituito, infatti, proprio dalle testimonianze dirette di ha vissuto sulla propria pelle il dramma di quegli anni. Oltre a quella di Matteo Piccini, vi è un capitolo scritto da Franco Rismondo, presidente del Comitato provinciale dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e un’inedita intervista a Vittoria Maria Quagliano, che racconta il proprio dramma personale e familiare.
“L’idea e l’intento di questo libro – ha spiegato Carloni – è appunto che un giorno non basta per ricordare un dramma dimenticato dalla storia, di cui si parlava malvolentieri e sottovoce fino alla Legge nazionale del 2004. Spesso nel Giorno del Ricordo si parla solo dell’orrore delle foibe e delle migliaia di vittime e non si da abbastanza risalto al dramma e al dolore provato dagli esuli giuliano-dalmati costretti a lasciare la propria casa, le proprie abitudini e a ricominciare una vita lontani dalla proprie radici. Molti di loro sono arrivati nelle nostre città marchigiane sul mare, soprattutto ad Ancona”.
“Quelli contenuti nel libro sono racconti che meritavano di essere conosciuti e conservati – dichiara Stefano Zannini, presidente dell’Associazione organizzatrice dell’evento – e come associazione siamo felici di poter permettere la loro diffusione adempiendo all’intento della legge nazionale che vuole «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».