FANO – Non si poteva festeggiare meglio il trentesimo anniversario di attività dell’associazione “La Pandolfaccia” che da sempre ha a cuore la tradizione medievale della città di Fano. Al Palio delle Contrade, iniziato come una sorta di esperimento lo scorso anno e ora giunto alla sua seconda edizione, si sono avvicendate oltre quattromila persone (milleottocento registrati solo nello spazio espositivo delle mostre), fra cui molti turisti, incuriositi e attirati da un evento nuovo, ma dove nulla è stato lasciato al caso. Dallo studio dei materiali degli abiti storici alla forgiatura delle armi, dalla ricerca di antiche forme di intrattenimento a tutto ciò che riguarda i costumi di seicento anni fa, si può dire che il Palio sia solo la punta di un grande iceberg che ha impegnato i soci di questa importante associazione fanese in un intenso lavoro di approfondimento sotto l’attenta supervisione della professoressa Anna Falcioni. Il Palio che si è svolto presso la Pineta del Ponte Metauro di Fano dal 29 e 30 agosto ha dunque cercato di riproporre nella misura più fedele possibile il pellegrinaggio che compì Carlo Malatesta nel 1399, muovendo un lungo corteo di persone da Rimini fin proprio al santuario della Beata Vergine del Ponte Metauro di Fano, affinché quest’ultima scongiurasse l’intera signoria malatestiana dalla minaccia della peste di quegli anni. In questo contesto si inseriscono i festeggiamenti, i duelli, le sfide per aggiudicarsi il Palio 2015, un drappeggio la cui realizzazione viene di anno in anno affidata a un artista diverso, venendosi a creare così dei pezzi unici altamente evocativi e di estremo pregio. Il disegno di quest’anno è uscito dalla penna del fanese Mauro Chiappa, il quale, tentando di riprodurre un’antica stampa xilografica su tessuto, ha rappresentato su stoffa grezza alcune scene dei giochi di questa seconda edizione del Palio delle Contrade. Mentre le quattro fazioni di Fano si sfidavano nelle varie prove, alcune delle quali sostenute dai rappresentanti più piccoli, i cosiddetti “putti”, l’intrattenimento del pubblico poteva spaziare fra duelli degli armigeri, spettacoli degli sbandieratori incalzati dal ritmo dei figuranti con i tamburi, stand gastronomici e bancarelle tipiche medievali, senza tralasciare il nuovo e interessante spazio espositivo in cui, oltre alla mostra curata dalla Lega Italiana Sbandieratori dal titolo Historia Vexilla, sono stati allestiti alcuni pannelli riguardanti gli studi fatti sul pellegrinaggio malatestiano del 1399, accanto ai quali sono stati anche proiettati dei contributi video concessi dalla sezione fanese dell’Archeoclub. Grande è stata l’attesa della sfida a cavallo per la cosiddetta corsa all’anello, dove esperti fantini del circuito “Fiter Trec Ante” hanno cercato di tenere alto l’onore delle proprie contrade, le quali si sono definitivamente contese l’ambito palio nell’ormai caratteristico tiro alla fune. Importante per la buona riuscita dell’evento è stata la collaborazione con l’amministrazione comunale di Fano, con la quale i rapporti si stanno saldando sempre di più, facendo ben sperare tutti i fanesi, ormai affezionati al Palio delle Contrade, nel fatto che questa manifestazione si inserirà a pieno titolo fra le proposte culturali caratterizzanti la storia cittadina. Infine, non possiamo non svelare la classifica. Ad aggiudicarsi il Palio 2015 è stata la contrada “La Croce”, comprendente la zona di Caminate, Metaurilia, Ponte Sasso, Tombaccia, Ponte Metauro, Tre Ponti e San Lazzaro, che ha dominato la classifica con tredici punti di vantaggio sulla contrada inseguitrice di “Borgomozzo”. In seguito alla proclamazione del vincitore di questa edizione e dopo l’interessante rappresentazione della storia dei Malatesta, che ha inevitabilmente toccato le vicissitudini delle famiglie dei Del Cassero e Da Carignano, è stata la volta dei ringraziamenti. In questa circostanza, il presidente della Pandolfaccia Fabio Frattesi, visibilmente commosso per la buona riuscita della manifestazione, ha ringraziato coloro che si sono spesi con spirito di gratuità, senza risparmiare risorse ed energie, salutando poi tutti i presenti con l’invito a rivedersi alla prossima edizione, nell’agosto 2016.
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